Oggi è il giorno della poesia. Il giorno che l'Unesco dedica ad una forma letteraria forse un po' desueta agli occhi del grande pubblico, ma ancora molto amata e soprattutto praticata. Una genere letterario su cui molti editori scelgono di non investire, scomparso radicalmente ad esempio dagli scaffali della letteratura dell'infanzia. Eppure sin da bambini siamo legati alla parola poetica: ninna nanne cantilene, filastrocche, limerick. Sussurrata, cantata, giocata, recitata, letta, scritta, imparata a memoria, la parola poetica ci accompagna fin dai primi gesti, quasi appartenesse a "una simbiotica lingua infantile composta per prendersi cura, abbracciare, dire, rivelare, annunciare, mettere in guardia divertire, meravigliare, consolare… e, in ogni strofa, narrare cantando". L'Unesco riconosce alla poesia un ruolo importantissimo per lo scambio interculturale e per la pace. È tutto ciò che ho da offrire oggi - di Emily Dickinson È tutto ci