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Visualizzazione dei post da aprile, 2016

Shakespeare e l'Italia

"Fatta eccezione per l'ossessione  del tè e dello scusarsi, nulla definisce la cultura inglese più di William Shakespeare. Ma a dire la verità, a contendere la lealtà del Bardo verso la sua terra c’era l’Italia". (Francesco da Mosto) Il fascino di Shakespeare per l'Italia è una corrente sotterranea costante del suo lavoro e la singolare preferenza che egli accorda al nostro Paese testimoniano una familiarità con la cultura italiana, i suoi usi e costumi. Delle sue 38 opere non poche sono quelle ambientate nei climi più assolati della nostra penisola.   Secondo gli anti- Stratfordiani, Shakespeare era addirittura un italiano emigrato in Inghilterra dall’assolata Sicilia.   Il suo vero nome, essi suggeriscono era Crollanza o Scrollalanza (shake-speare = scuoti lancia/ scrolla lancia). Di certo, al di là di questa fantasiosa teoria, il dato significativo è che Shakespeare è completamente integrato nella cultura italiana. Lo dimostrano le diverse traduzioni dei suoi

Caravaggio

Caravaggio è stato definito il più moderno dei vecchi maestri. A dispetto di una vita breve e turbolenta, cambiò il volto della pittura. Quando fece la sua comparsa nel mondo dell'arte tutto il resto sembrò improvvisamente vecchio. Rifiutando la classicità idealizzata e decorosa dei suoi predecessori, drammatizzò le sue composizioni utilizzando la luce come un fotografo e trovando la bellezza nell'imprevisto, nell'ordinario, nell'imperfezione ( anche i suoi santi avevano i piedi fangosi e le unghia sporche) e perfino nella morte.   Continua sul nostro sito ... http://www.lagunadellesirene.com/index.php/rubriche/item/231-caravaggio-davide-con-la-testa-di-golia