Quando ancora non esisteva la psicanalisi, l'uomo comune cercava di curare la propria anima e di rispondere agli enigmi della propria esistenza, risalendo alle probabili origini della sua storia sulla terra e creando poi, intorno a un fatto iniziale, tante situazioni immaginarie ma plausibili. queste ultime, riproducendo emozioni o stati oscuri dell'essere e rappresentando grovigli non facilmente districabili, costituivano il grande repertorio dei miti. L'uomo raccontandosi ricreava se stesso e stabiliva i punti fermi della propria esistenza, della propria identità e riusciva a porre le giuste relazioni con gli altri esseri del Creato. La rappresentazione mitica di sé e delle proprie origini, a livello individuale e collettivo, si chiama Cosmogonia. Lo stesso etimo del nome rimanda direttamente alla nascita del cosmo e al termine dello stato di Caos primordiale. G li antropologi, gli studiosi di dottrine orientali e tutti coloro che hanno esplorato a fondo il mondo dei