Un cavallo, un cavallo, il mio regno per un cavallo. Questa è forse una delle citazioni più conosciute di William Shakespeare, il drammaturgo inglese più celebre al mondo. Una frase che esprime un forte desiderio o bisogno di qualcosa di relativamente semplice o poco costoso rispetto a un regno, ma al momento presente necessario per cui inestimabile. Chi la pronuncia è l'ultimo dei Plantageneti, Riccardo III, gobbo fratello del re Edoardo IV di York, che, assetato di potere, decide di uccidere chiunque deve (familiari inclusi) per accaparrarsi la corona d'Inghilterra e quindi il potere assoluto. Questo Riccardo non ha alcuna interiorità ("la coscienza è una parola che usano i codardi") ed è quindi in grado di infrangere promesse, mentire impunemente, adulare le altrui pretese morali e al contempo promettere loro potere, ricchezza, vendetta contro i loro nemici. È fedele al male, eppure è una figura così carismatica e affascinante che seduce. Parlando dirett