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Visualizzazione dei post da maggio, 2021

Radici : l'ultimo quadro di Van Gogh

Vincent Van Gogh definì la sua vita come “una discesa infinta”, e in realtà egli era un essere disgraziato e   non solo   perché portava su di sé i segni delle sue disgrazie, ma anche perché "diffondeva intorno a sé infelicità" (Giordano Bruno Guerri). Eppure ha riempito l’arte di una bellezza nuova al punto di essere considerato il padre dell’arte moderna, colui che gettò il seme della pittura espressionista e dell’astrattismo. Nato a Zundert, un villaggio rurale olandese ai confini con il Belgio, il 30 marzo 1853, Van Gogh comincia a dipingere a trent’anni e nel tempo crea uno stile personale, acceso e rivoluzionario nel disprezzo delle regole pittoriche tradizionali. I suoi campi sembrano salire verticalmente, i sentieri non sempre condurre da qualche parte, i corvi andare e venire: la natura di Van Gogh, come il colore che l’artista usa, pulsa e risucchia vivo lo spettatore che ne diviene parte.   Potenti, risoluti, eroici, nuovi, i quadri di Van Gogh sono proiezioni dell

Personaggi femminili in Shakespeare

Shakespeare ha scritto che tutto il mondo è palcoscenico, e il teatro è tra le forme d'arte quella che meglio  rappresenta il mondo. Ma quanto le donne sono rappresentate nel suo teatro? Il canone è prevalentemente maschile, nonostante Elisabetta I, sovrana dalla mente acuta e brillante che regnò in Inghilterra per gran parte della vita lavorativa di Shakespeare. Tra le creazioni femminili più importanti e ambite del Bardo c'è sicuramente Rosalinda di Come vi pare, eppure essa ha metà delle battute di Amleto. Cleopatra, la regina del Nilo che incantò Cesare e governò come una dea, è magnifica ma il suo soliloquio dopo la morte di Antonio  non si è guadagnato trattazioni accademiche come nel caso di Re Lear, Riccardo III o di altri protagonisti maschili del canone shakespeariano.  Ci sono donne temerarie in  Shakespeare, tenere, sagge, appassionate, selvagge… La gamma personaggi femminili che Shakespeare descrive non è seconda a nessuno. Tuttavia, non esiste equivalente spiritua

Le "nuove " donne e la bici

Nella metà del 1880 dall’idea imprenditoriale dell’inglese John Kemp Starley, che assieme a Sutton aveva fondato nell’anno 1877 una casa costruttrice di mezzi meccanici dal nome Rover, i modelli presenti sul mercato di bicicletta vennero modificati per essere più stabili e facili da guidare. In risposta alla Penny Farthing (bicicletta in uso comune al tempo con un enorme ruota anteriore e una piccola sul retro notoriamente difficile da tenere in equilibrio e controllo, u sata soprattutto dalle donne di spettacolo) venne immessa sul mercato la Rover Safety, la bicicletta di “sicurezza” in tutto molto simile alle bici di oggi. Aveva   due ruote di dimensione uguale, un telaio a forma di diamante, pedali sotto la sella che potenziavano la ruota posteriore mediante una catena e ingranaggi, il manubrio collegato alla ruota anteriore. N ell’anno 1888   la ditta del Signor Boyd Dunlop brevettò il primo pneumatico con camera d’aria gonfiata a pressione e con involucro di tela e strisce di gomm