Thrēnos è una parola di antica origine indoeuropea e significa grido acuto. Nella sua forma primitiva questo grido acuto consisteva in una serie di lamenti inarticolati funebri. Quando la parola thrēnos comparve per la prima volta nella letteratura greca emerse dalla sua forma arcaica a indicare via via non un pianto inarticolato ma un lamento rituale ordinato e raffinato, accompagnato da uno strumento musicale e spesso associato al divino. Come dal piagnucolio, dai gemiti, dai sibili e lamenti sia derivato un suono ordinato e raffinato, una forma artistica riproducibile, una nenia che in qualche modo segna l'inizio della tradizione dei canti funebri, questo è il soggetto dell’unica ode di Pindaro, la Pitica XII, composta in occasione di un concorso musicale e non di una performance atletica. L’inno composto da Pindaro celebra la vittoria nel 490 dell’agrigentino Mida di Acragas al concorso per aulos (aulétiké), uno strumento a fiato più simile a un moderno clarinetto o oboe che co