All'inizio dell'età moderna il filosofo francese Descartes ( 1596 - 1650) proclama: penso, dunque sono. In questo modo, attraverso il ritiro nella pura interiorità dell'autocoscienza, Descartes (italianizzato Cartesio) difende il primato e l'autonomia del soggetto umano individuale razionale riflessivo (il cogito) e separa l a coscienza dal corpo, l a percezione dai corpi che la percepiscono. La relazione di questo soggetto con il mondo esterno è una relazione di comprensione razionale: dalla verità inconfutabile e indubitabile dell'"io penso" autonomo all'interno dell'essere umano, l'io può stabilire il suo esterno, il suo rapporto con il mondo e le cose. Questo è il preludio di una lunga storia di meditazioni la cui eredità è arrivata fino ai giorni nostri. Non è forse vero che, per comprendere la vera natura delle cose abbiamo imparato a privilegiare la mente sul corpo, la conoscenza metodica dello scienziato, le sue analisi e i suoi cal