Viviamo in mezzo alla Natura, e le siamo stranieri; agiamo
continuamente su di lei e non abbiamo su di lei nessun potere; costruisce
sempre e sempre distrugge; come fa oggi potrà fare sempre.
La California è forse lo stato americano più ricco, con due metropoli, San Francisco e Los Angeles, abitate rispettivamente da circa sette e sei milioni di abitanti, con numerose infrastrutture e attività commerciali e ben due centrali nucleari costruite sulla costa, una a San Onofre, l'altra a Diablo Canyon. Da anni questo stato vive nell'attesa di un sisma di proporzioni terribili, il Big One. Gruppi di scienziati sono pronti a sostenere che questo terremoto di forte intensità si verificherà prima del 2038.
J.W.Goethe
La California è forse lo stato americano più ricco, con due metropoli, San Francisco e Los Angeles, abitate rispettivamente da circa sette e sei milioni di abitanti, con numerose infrastrutture e attività commerciali e ben due centrali nucleari costruite sulla costa, una a San Onofre, l'altra a Diablo Canyon. Da anni questo stato vive nell'attesa di un sisma di proporzioni terribili, il Big One. Gruppi di scienziati sono pronti a sostenere che questo terremoto di forte intensità si verificherà prima del 2038.
"Avrà
luogo lungo la faglia di Sant'Andrea" dice Kelly Huston, Assistente
Segretario della Emergency Management Agency California, il Cal E.M.A. "Lo
sappiamo grazie agli studi scientifici, alla storia e alla nostra esperienza.
La magnitudo sarà superiore a 7.8".
La storia
infatti insegna che la California ha avuto in passato almeno tre terremoti
devastanti: nel 1857 magnitudo 8, nel 1906 magnitudo 8.3, e nel 1989 magnitudo
7.1.
Nel 1906 la
città fu quasi rasa al suolo e quello che non venne distrutto dal terremoto, fu
bruciato dall'incendio che ne seguì.
La causa di
tutto è la Faglia di Sant'Andrea, il confine naturale tra la placca nord
americana e la placca pacifica, 1.287 chilometri di frattura della crosta
terrestre lungo la quale si contrappongono le due placche che si muovono in
direzioni diverse. La faglia di Sant'Andrea è una ferita che percorre per
intero lo stato americano: attraversa la città di San Francisco e taglia
letteralmente la California in due. Per osservare la faglia da vicino, nei pressi
di Parkfield, tra Los Angeles e San Francisco, i geologi hanno perforato il
terreno per avvicinarsi il più possibile a zone con temperature intorno ai 135
gradi dove si originano frequentemente microterremoti e raccogliere campioni
geologici da cui trarre indizi sull'eventualità che si verifichi il Big One.
Sullo scatenarsi del Big One sono concordi anche gli scienziati del Ring of
Fire, la Cintura di Fuoco a forma di ferro di cavallo, che si estende per circa
40mila chilometri intorno al Pacifico, dal Cile alla California, dal Giappone
alla Nuova Zelanda e che secondo gli studiosi è la zona della Terra con la più
alta concentrazione di vulcani attivi. Lungo questo lembo di terra e acqua si
verifica, secondo gli esperti, il 90% dei terremoti che investono il nostro
pianeta.
Realizzate
per resistere a terremoti della magnitudo di 7 sulla scala Richter, e ad onde
di 10 metri d'altezza, le centrali nucleari, e in particolare quella di San
Onofre costruita a 5 miglia di distanza da una faglia, preoccupano ambientalisti
e abitanti della California sebbene le società che le gestiscono sostengono di
aver preso tutte le precauzioni possibili in fase di progettazione considerando
la zona nella quale sorgono. Consapevoli del rischio con il quale si trovano a
convivere, i californiani vivono preparandosi all'eventualità di un terremoto
devastante; programmi di esercitazioni, metodologie da adottare in caso di
rischio sismico, sistemi di coordinamento delle attività di pronto intervento
attive 24 ore su 24, 365 giorni l'anno, queste alcune delle carte in possesso
degli uomini da usare nella partita sempre aperta con le forze della natura.
Commenti
Posta un commento