Adeguare la tecnica narrativa, la scrittura, alla società in evoluzione: questo è il proposito di Virginia Woolf autrice di Mrs Dalloway , pubblicato nel 1929. Com'era allora la Londra di Virginia Woolf, la città degli inizi del Novecento, che nel libro fa da sfondo alle vicende dei personaggi? e com'è oggi?
Scopriamolo insieme.
La formidabile crescita della popolazione di Londra cominciata nel periodo tardo vittoriano, continuò anche nel XX secolo che si aprì all'insegna della velocità. Nel 1904 fu inaugurato, infatti, il primo servizio di autobus a motore e nel 1906 il primo treno sotterraneo. Notevole, però, fu l’incremento dell’edilizia che si concretizzò nella costruzione di alberghi di lusso, grandi magazzini e teatri che sorsero nell’età edoardiana soprattutto nel West End. Il Ritz aprì nel 1906, il nuovo negozio di Knightsbridge di Harrod nel 1905, e Selfridges nel 1907. Nuovi luoghi di intrattenimento cominciarono a spuntare come funghi, come il Palladium ad Argyll Strett, il più grande teatro della capitale con circa sessanta grandi sale per music-hall e spettacoli di varietà. Diversi grandi progetti edilizi quindi contrassegnarono il regno di Edoardo VII. Il lungo e ampio dipanarsi del The Mall, l’ampio viale usato dai reali per le cerimonie ufficiali, che da Trafalgar Square si riversa verso Buckingam Palace, fu progettato da Aston Webb, responsabile anche dell’Admiralty Arch, del Queen Victoria Memorial, e del fronte est di Buckingham Palace.
Dopo la Prima Guerra Mondiale,
“la guerra che doveva porre fine a tutte le guerre”, la popolazione londinese
crebbe arrivando a toccare la cifra di 7,5 milioni di abitanti nel 1921, al punto che, Il Consiglio della Contea di
Londra, avviò la costruzione di nuovi complessi residenziali, che fissarono
sempre più i confini della città nella campagna circostante. Oggi Londra è una
delle capitali europee più gettonate; sarà
il fascino esercitato dalla sua intensa vita notturna, dalla multi-etnicità, dall'arte o dalla lunga storia della sua monarchia. Un
labirinto tagliato in due dal Tamigi e intervallato da ampi parchi, così si
presenta dall'alto la Londra di: Woolwich Arsenal, il quartiere nato come cantiere navale; della bellissima Westminster Abbey; dei palazzi in stile tudor; dei negozi di Oxford Street; del British Museum; della Cattedrale di San Paolo, secondo edificio religioso per dimensione dopo San Pietro in Vaticano; dei quartieri stravaganti (Soho, Chinatown...) e di Portobello Road, coloratissimo e vivacissimo mercatino con tanto di musica di strada; della storica Torre, che fu nel tempo residenza reale, prigione, fortezza e ora cassaforte dei gioielli della corona, per non citare i famosissimi Tower Bridge, Buckingham Palace e il Big Ben, il simbolo più noto della città.
Oggi Londra è sinonimo di creatività, quella che si incontra anche negli spazi trascurati della città, di sperimentazione, di improvvisazione e di audacia. Una città dinamica e complessa in cui non mancano spazi pubblici di valore, Southbank Centre o intorno alla Serpentine Gallery Pavilion in Kensinghton Gardens, che sembrano ricordare alla popolazione che le persone sono state create per stare insieme. E questo senso di comunità e di appartenenza, che si concretizza in interventi che mirano a rendere la città uno spazio vitale vivibile e fruibile da parte di tutti i suoi abitanti nonché un luogo di opportunità per tutti, ha collocato Londra al primo posto tra le top ten città del mondo in uno studio, The Wealthy Report, effettuato da una delle principali società mondiali di consulenza immobiliare, la Knight Frank, e dalla City Bank, una delle maggiori banche internazionali.
Scopriamolo insieme.
La formidabile crescita della popolazione di Londra cominciata nel periodo tardo vittoriano, continuò anche nel XX secolo che si aprì all'insegna della velocità. Nel 1904 fu inaugurato, infatti, il primo servizio di autobus a motore e nel 1906 il primo treno sotterraneo. Notevole, però, fu l’incremento dell’edilizia che si concretizzò nella costruzione di alberghi di lusso, grandi magazzini e teatri che sorsero nell’età edoardiana soprattutto nel West End. Il Ritz aprì nel 1906, il nuovo negozio di Knightsbridge di Harrod nel 1905, e Selfridges nel 1907. Nuovi luoghi di intrattenimento cominciarono a spuntare come funghi, come il Palladium ad Argyll Strett, il più grande teatro della capitale con circa sessanta grandi sale per music-hall e spettacoli di varietà. Diversi grandi progetti edilizi quindi contrassegnarono il regno di Edoardo VII. Il lungo e ampio dipanarsi del The Mall, l’ampio viale usato dai reali per le cerimonie ufficiali, che da Trafalgar Square si riversa verso Buckingam Palace, fu progettato da Aston Webb, responsabile anche dell’Admiralty Arch, del Queen Victoria Memorial, e del fronte est di Buckingham Palace.
Oggi Londra è sinonimo di creatività, quella che si incontra anche negli spazi trascurati della città, di sperimentazione, di improvvisazione e di audacia. Una città dinamica e complessa in cui non mancano spazi pubblici di valore, Southbank Centre o intorno alla Serpentine Gallery Pavilion in Kensinghton Gardens, che sembrano ricordare alla popolazione che le persone sono state create per stare insieme. E questo senso di comunità e di appartenenza, che si concretizza in interventi che mirano a rendere la città uno spazio vitale vivibile e fruibile da parte di tutti i suoi abitanti nonché un luogo di opportunità per tutti, ha collocato Londra al primo posto tra le top ten città del mondo in uno studio, The Wealthy Report, effettuato da una delle principali società mondiali di consulenza immobiliare, la Knight Frank, e dalla City Bank, una delle maggiori banche internazionali.
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