Non
mi piacciono i bravi ragazzi coi capelli corti, la cravatta e il buon posto. Mi
piacciono gli uomini disperati, gli uomini con i denti rotti e il cervello
rotto... Mi interessano più i pervertiti che i santi. Con i barboni riesco a
rilassarmi perché sono anch'io un barbone. Non mi piacciono le leggi, la
morale, le religioni, le regole. Non mi piace farmi plasmare dalla società.
-Charles Bukowski-
Abbiamo
sempre pensato che i cattivi e i mascalzoni attirano l’attenzione delle donne,
ed oggi a questa affermazione possiamo dare conferma. Infatti secondo uno
studio della “Mexico State University” condotto dallo scienziato Peter Jonason
e dalla sua equipe di psicologi evoluzionisti, gli uomini cattivi sono più
attraenti e affascinanti. Il motivo di tale successo? Tre caratteristiche
psicologiche altamente negative che attirano il sesso “debole”: l’alta impulsività, l’abilità ad essere machiavellici e calcolatori e il
narcisismo ossessivo. Queste le caratteristiche che renderebbero dunque uomini
dello stile di James Bond e di altri personaggi del cinema quali
James Dean, Jean Paul Belmondo, fortemente affascinanti. Secondo il
professor Jonason, James Bond è quello che meglio rappresenta questo tipo di
persona, perché racchiude in sé tutti e tre i tratti psicologici negativi:
«Egli è chiaramente antipatico, ma è molto estroverso, ha un'estrema curiosità,
uccide le persone e ha sempre tante donne». Inoltre lo stesso studioso afferma
che le persone dalla condotta simile a James Bond, seducendo molte donne, oltre
ad avere una vita sessuale molto intensa, avventurosa e varia, preferiscono
relazioni brevi ed appassionanti, sono incontrollabili ed ingestibili ma rendono
la vita di coppia mai noiosa. Se poi attingiamo dalle teorie evoluzionistiche
di Darwin, scopriamo che l' istinto atavico di sopravvivenza ed evoluzione
della specie ci porta ad accoppiarci con il più forte del branco, col il
"maschio dominante", con chi è pronto a difenderci e ad avere
più probabilità di generare figli. Tuttavia,
date le loro caratteristiche negative, sfuggiranno sempre all'idea di diventare
padri. Dunque i cattivi, belli e dannati catturano il cuore delle donne ma
per indole sfuggono all'idea di vivere una relazione stabile e di diventare
padri e inoltre, sono molto più difficili da conquistare rispetto ai
"bravi ragazzi".Il
"bravo ragazzo" non incuriosisce, il troppo perfetto non
attira, mentre il cattivo, il ribelle, il complessato pieno di problemi attiva
uno dei meccanismi più morbosi e deleteri che esistono nella mente
femminile, "la sindrome da crocerossina", l'idea di essere le
artefici di una sua possibile redenzione. Ma se analizziamo
specificatamente le caratteristiche negative che i “cattivi” hanno
(l’impulsività, l’essere manipolatori e narcisisti ossessivi) possiamo
affermare, senza confutare lo studio del Dott. Jonason, che oggi le
donne aspirano ad avere al proprio fianco un uomo diverso dal prototipo del
cattivo ragazzo. L’uomo troppo impulsivo nella realtà fa scappare le
donne lo sappiamo bene. L’abilità ad essere machiavellici e
calcolatori funziona poco. Oggi le donne sono talmente scaltre da percepire
dettagli all'apparenza insignificanti e da smascherare quasi subito
chi le vuole manovrare. Ed è pur vero che il “cattivo” pur avendo una
personalità narcisistica, non dovrebbe mai arrivare all'ossessione. Quale
donna si innamorerebbe per tanto tempo di un uomo che trascorre la
maggior parte delle sue giornate davanti allo specchio?-Charles Bukowski-
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