I My Chemical Romance sono un gruppo statunitense del New Jersey formatasi nel 2001, su iniziativa del cantante Gerard Way e Matt Pelissier, amici di vecchia data, e scioltosi nel 2013. Dopo aver fatto irruzione sulla scena nel 2002 con "I brought you my bullets", e avuto il grande botto nel 2004 con "Three cheers for sweet revenge", la band ha corso il rischio di non farcela nel conquistare ancora una volta la scena globale musicale, ma ecco che arriva "The black parade". L'intero album ruota attorno al personaggio di un paziente che sta morendo. Il filo conduttore è la morte, e l'esperienza della vita dopo la morte con successiva riflessione su quel che è stata la vita. L'intro "The End" ci introduce immediatamente nella scena, grazie all'uso dei suoni tipici dei macchinari di un ospedale che si dissolvono rapidamente appena il cantante inizia a cantare; il brano poi scivola nella seconda traccia "Dead!" e questa volta in apertura si sente il suono di un cardiofrequenzimetro che va in linea piatta. Nonostante la serietà dell'argomento, la canzone è orecchiabile e allegra. "This is how I dissappear", il terzo brano dell'EP, è una canzone molto dark, che parla di una seduta spiritica. mentre in "The sharpest lives" il paziente ricorda le feste, l'uso massiccio di droga e la difficile relazione con la fidanzata ripresa anche con "I don't love you". Arriviamo finalmente al fulcro dell'EP con "The black parade" nella quale il paziente ricorda le parole di suo padre, che da piccolo lo portò a vedere una banda funebre marciare incitandolo ad andare avanti qualsiasi cosa nella vita gli fosse accaduto. In "House of Wolves", brano aggressivo e accattivante, vediamo il paziente temere per la propria anima viste le malefatte da lui stesso compiute mentre "Cancer" è forse tra i pezzi più toccanti, visto che il protagonista esprime quel prova negli ultimi istanti di vita.
La traccia successiva viene introdotta da bombe in sottofondo; il brano è un racconto di guerra mostrato dal paziente ai suoi spettatori, che evidenzia il rapporto amore-odio tra un madre e i suoi figli che decidono di arruolarsi anche contro la sua volontà e muoiono sul campo andando all'inferno non prima di aver scritto alla madre per dirle quanto la guerra sia un male. In "Sleep" il paziente prova a riflettere sul significato della vita, senza riuscirci. Con "Teenagers" si affronta la diversità e qui lo stile musicale riprende un pò il punk anni '70. Veniamo trascinati in una serie di domande sulla vita con "Disenchanted" che è molto simile ad una ballata. "Famous last word" è malinconica e raggiunge il culmine verso la fine mentre "Blood" è una canzonetta ironica per riprendere l'intro a inizio album. "The black parade" è un album singolare in cui le canzoni sono eseguite in modo magistrale e innovativo. L'album cerca di unire diversi stili musicali, cercando di non fare punk con il punk alla "London Calling" dei The Clash.
La traccia successiva viene introdotta da bombe in sottofondo; il brano è un racconto di guerra mostrato dal paziente ai suoi spettatori, che evidenzia il rapporto amore-odio tra un madre e i suoi figli che decidono di arruolarsi anche contro la sua volontà e muoiono sul campo andando all'inferno non prima di aver scritto alla madre per dirle quanto la guerra sia un male. In "Sleep" il paziente prova a riflettere sul significato della vita, senza riuscirci. Con "Teenagers" si affronta la diversità e qui lo stile musicale riprende un pò il punk anni '70. Veniamo trascinati in una serie di domande sulla vita con "Disenchanted" che è molto simile ad una ballata. "Famous last word" è malinconica e raggiunge il culmine verso la fine mentre "Blood" è una canzonetta ironica per riprendere l'intro a inizio album. "The black parade" è un album singolare in cui le canzoni sono eseguite in modo magistrale e innovativo. L'album cerca di unire diversi stili musicali, cercando di non fare punk con il punk alla "London Calling" dei The Clash.
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