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Filosofia in pillole: Benedetto Spinoza


Benedetto Spinoza è stato tra i più importanti  filosofi  della seconda metà del XVII secolo.
Tra i filosofi, Spinoza è meglio conosciuto per la sua Etica, una monumentale opera in cui Dio e la Natura sono identificati.  Dio, secondo Spinoza,  non è il creatore trascendente dell'universo che governa intervenendo nelle questioni riguardanti gli esseri umani tramite la  Provvidenza,  ma è la Natura stessa, intesa come un sistema infinito, necessario,  di cui gli esseri umani sono una parte.  Gli esseri umani trovano la felicità solo attraverso una comprensione razionale di questo sistema e del loro posto all'interno di esso.  
In pratica Spinoza riprende la definizione aristotelica di sostanza come ciò che è in sé e si concepisce per sé, e la applica a Dio (Natura Naturans). Dio, secondo Spinoza, in quanto sostanza, è  causa necessaria, ragione sufficiente di se stesso; pone se stesso in una infinità di manifestazioni grazie alla sua assoluta perfezione e infinità. Tutto ciò che esiste (Natura Naturata), esiste come "modalità" della sostanza, ossia come necessaria derivazione dalla natura della sostanza stessa (Dio, Natura Naturans). Tutto ciò che esiste deriva da Dio e tutto ciò che esiste, compreso l'uomo, è un modo, una determinazione, della sostanza infinita, perfetta, assoluta ed eterna a cui appartengono infiniti attributi. L'uomo (che perde, ad esempio, la sua centralità come fine della creazione) obbedisce alle leggi della natura al pari di tutte le altre determinazioni della sostanza.
Forse la citazione più importante e conosciuta del filosofo Spinoza (1632-1677) è quella che ha fatto Albert Einstein quando gli venne chiesto il suo credo religioso: «Io credo nel Dio di Spinoza che si rivela nella ordinata armonia di ciò che esiste, non in un Dio che si preoccupa dei destini e delle azioni degli esseri umani ".
  












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