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Cinema che passione: Gli Uccelli un capolavoro di maestria

Dopo il grande successo di "Psycho" nel 1960, Hitchcock ricevette un badget enorme, più di tre milioni di dollari,  per realizzare Gli Uccelli il suo primo e unico horror-fantasy. Cinquantadue anni dopo la sua uscita, era il 1963, il film continua a far parlare di sé.  Anche se il film è considerato oggi un classico, uno dei più impegnativi e personali di Hitchcock che da ragazzino era stato un bird-watcher, alla sua uscita guadagnò recensioni contrastanti dalla critica e ricevette  un solo Oscar per i suoi effetti speciali. Hitchcock aveva assunto uno dei padri fondatori dell’impero Disney  il leggendario animatore Ub Iwerks per creare continuità nelle scene tra  uccelli reali e sciami animati.

Trama:
Melania Daniels è una ricca ragazza del jet-set di San Francisco e ottiene sempre ciò che vuole. Quando l'avvocato Mitch Brenner la vede da Davidson, un negozio di animali, la riconosce ma finge di scambiarla per una commessa e le chiede due pappagallini inseparabili perché vuole regalarli a sua sorella minore,  Cathy,  per il suo compleanno.  Brenner si prende gioco di lei, e quando lui se ne va, Melania, attratta dall'atteggiamento sicuro e beffardo del giovane avvocato, decide di restituire il favore. Così con una coppia di inseparabili in gabbia guida per circa un'ora a nord di San Francisco a Bodega Bay, dove Mitch trascorre il fine settimana con la madre Lydia e la sorella minore. Viene invitata a rimanere e trova ospitalità presso Annie Hayworth, maestra nella locale scuola ed ex fidanzata di Mitch a cui Melania ha raccontato l’inverosimile storia di una amicizia tra lei e Annie. Poco dopo il suo arrivo, però, gli uccelli nella zona cominciano a comportarsi in modo strano.  Un gabbiano attacca Melania mentre attraversa la baia in una piccola barca, e poi, Lydia trova il suo vicino di casa morto, ovviamente vittima dell’attacco di un uccello. Presto migliaia  di uccelli attaccano chiunque fuori di casa. Non vi è alcuna spiegazione sul perché questo  accade, ma gli uccelli continuano i loro attacchi feroci, e la sopravvivenza diventa la priorità…

Gli Uccelli si basa sul racconto gotico della scrittirce Daphne du Maurier di cui HitchocK aveva già adattato per il cinema Rebecca la prima moglie nel 1940.  Mentre la storia di du Maurier si svolge in un villaggio della Cornovaglia, Gli Uccelli di Hitchcock fu ambientato a San Francisco, e su suggerimento del regista 60 miglia più a nord a Bodega Bay.

Come Hitchcock stesso dichiarò all’uscita del film, Bodega Bay era il luogo ideale per realizzare la fotografia degli uccelli nell'aria: una località di spiaggia e non di alta montagna con molti alberi dava infatti la possibilità di giocare con il cielo.
Tuttavia Bodega Bay presentava due limiti. In primo luogo, la comunità esistente era molto piccola e costituita solo da un molo di pesca, un motel e un paio di altre strutture.
In secondo luogo, Bodega Bay e l'ambiente circostante erano troppo clorati, soleggiati e  belli  per servire come sfondo adeguato per la serie inquietante di eventi che caratterizzano il film. Fu necessario pertanto accorpare diversi villaggi in uno e ritoccare il colore di molte scene in laboratorio per ottenere l’effetto cinematografico voluto.
Gli Uccelli contiene una delle sequenze più inquietanti nella storia del cinema: una donna in punta di piedi attraversa una casa fino a quando scopre il cadavere insanguinato del suo occupante sul pavimento della camera da letto: le sue orbite sono due buchi neri grondanti di sangue. Il vero punto di forza  del film però è il modo in cui Hitchcock rende gli uccelli malevoli esternazione del disagio mentale dei suoi personaggi, soprattutto di quello della madre di Mitch, una donna gelosa e possessiva abituata a controllare la vita del figlio ancor più dopo la morte del marito, e della sua ex amante Annie.
Quale donna infatti non si sentirebbe minacciata dall'arrivo in città di Melanie nel suo elegante abito verde, con i capelli biondi raccolti in un chignon immacolato, e le sue labbra morbide?
La colonna sonora de Gli Uccelli fu firmata da Bernard Herrmann  e composta soltanto di rumori e strida di uccelli, deformati e ritmati come in una partitura.
Il finale fu lasciato volutamente aperto:  Hitchcock  evitò di concludere le sequenze con il tradizionale "The End" mostrando Melanie ferita e sotto choc allontanarsi lentamente con i Brenners in una macchina sportiva attraverso un paesaggio all'alba infestato di uccelli. La mancanza di una spiegazione conclusiva  serviva ad alimentare l'ambiguità del film o  forse anche a sottintendere che il terrore sarebbe continuato senza avere fine?







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