Andrea
Vitali ritorna ad ambientare il suo ultimo romanzo a Bellano e sulle sponde del
lago di Como ambientazione che predilige e che spesso si ritrovano nei suoi
romanzi. Cambia in questo romanzo il periodo storico. Agosto 1893, anni in cui le
teorie mediche e scientifiche stanno progressivamente cambiando, allontanandosi
da quello scetticismo e da quell’ alone di spiritismo che le avevano
contrassegnate fino ad allora. Epoca in cui iniziano a prendere piede le più teorie
psichiatriche e con essa la nascente criminologia moderna. Periodo in cui si
intrecciano le vite di strani personaggi come Birce che è la terza figlia di Arcadio e della
Serpe, i custodi del santuario di Lezzeno, “Che ha sul viso, a sinistra, una voglia che sembrava un omino che giocava alla
palla.”
O della fomosa medium Eusepia Palladino. Il punto di forza di questo romanzo
giallo a tinte noir è il supporto del criminologo Massimo Picozzi che traccia
una descrizione di uno dei personaggi del libro: il famoso Cesare Lombroso,
noto per la sua teoria secondo cui il criminale è tale per nascita, e ogni
forma di comportamento criminale era insita nelle caratteristiche anatomiche
del criminale Il suo stile di scrittura ha un piacevole scorrevolezza data anche
dalla scelta di dividere in un numero enorme di “minicapitoli” tutta la storia,
e questo dà al romanzo una certa originalità. La scelta del titolo è chiara ed
ironica. “La ruga del cretino”, che viene richiamata un paio di volte nel
libro, denota la critica verso le teorie Lombrosiane.
Incipit
L’occasione
era da prendere al volo.
La
Serpe piantò lì di lucidare i pavimenti del rettorato – un po’ ancora e
consumava la piastrelle-, uscì e quatta quatta, come se avesse rubato qualcosa,
si diresse alla volta di casa. Era la tarda mattina del 5 agosto 1893, vigilia
della ricorrenza del miracolo: duecento anni prima la Madonna aveva pianto
lacrime di sangue in quel Lezzeno sopra Bellano, evento che aveva portato all’edificazione
di un santuario e a celebrazioni della ricorrenza ce, di volta in volta erano
diventate sempre più sontuose, richiamando fedeli e curiosi da tutto il
territorio, bergamasco e Valtellina compresi.”
Andrea Vitali: scrittore italiano, autore di
numerosi scritti tra cui “Almeno il cappello”, che ha vinto il Premio letterario La Tore Isola d'Elba ed
è stato tra i finalisti sia allo Strega che
al Campiello 2009.
Massimo Picozzi: Psichiatra, criminologo e scrittori di numerosi libri, svolge diverse attività tra cui corsi di formazione per la Polizia di Stato e l'Arma dei Carabinieri e consulenza criminologica all'interno di programmi televisivi come Quarto Grado.
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