Era radicata convinzione nella mentalità del sedicesimo secolo che le donne fossero di gran lunga inferiori all'uomo nella propensione del bene e della virtù, oltre che per intelligenza e capacità di giudizio.
Elisabetta non solo possedeva l'innata incapacità e debolezza morale di una donna, ma anche la tendenza alla licenziosità e al vizio che si presumeva avesse ereditato da sua madre, Anna Bolena...
Trasformare in una bimba virtuosa e modesta un materiale così poco promettente era il compito di Catherine Champernowne che divenne sua governante nel 1536.
(Carolly Erickson : biografia su Elisabetta I edita dalla Mondadori)
Il Cinquecento fu per l'Inghilterra un secolo segnato da molti eventi decisivi nella sua storia. Al centro di questa epoca di forti contrasti spiccò la figura di Elisabetta I, la sovrana che riuscì a trasformare il suo Paese in una potenza mondiale.
Trasformare in una bimba virtuosa e modesta un materiale così poco promettente era il compito di Catherine Champernowne che divenne sua governante nel 1536.
(Carolly Erickson : biografia su Elisabetta I edita dalla Mondadori)
Il Cinquecento fu per l'Inghilterra un secolo segnato da molti eventi decisivi nella sua storia. Al centro di questa epoca di forti contrasti spiccò la figura di Elisabetta I, la sovrana che riuscì a trasformare il suo Paese in una potenza mondiale.
Quando divenne regina nel 1558, Elisabetta aveva venticinque anni, ed era ritenuta illegittima dalla
maggior parte dei cittadini britannici ed europei. Sua madre era Anna Bolena, "lo scandalo della cristianità", l'amante di Enrico VIII che per sposarla aveva sfidato il papato e ripudiato la sua legittima consorte Caterina d'Aragona. Quando Elisabetta salì al trono ereditò dai suoi predecessori un Paese in
bancarotta, lacerato da discordie religiose, una pedina debole fra le grandi
potenze di Francia e Spagna. Anche i suoi sostenitori credevano che la posizione della nuova regina fosse pericolosa
e incerta. La sua unica speranza, pensavano, era quella di sposarsi
in fretta e farsi appoggiare da un marito potente. Ma Elisabetta aveva
altre idee. Non credeva nell'amore romantico: suo padre, Enrico VIII, ebbe sei mogli e due di queste le fece decapitare. Alla luce del cattivo esempio che il genitore le dava come si poteva darle torto? All'amore genuino per gli uomini sostituì quello per gli studi e, in
un'epoca in cui le donne erano considerate inferiori agli uomini, era una
gloriosa eccezione. L'adolescente
Elisabetta era una giovane donna straordinariamente composta che portava sempre un libro con sé.
Quando Elisabetta Tudor nacque, il 7 Settembre 1533 a Greenwich Palace, suo padre Enrico VIII era certo, medici e astrologi lo avevano predetto, che sarebbe nato un maschio.
Le fiduciose previsioni, però, si rivelarono sbagliate e il principe tanto sospirato non arrivò. I successivi aborti di Anna Bolena convinsero il sovrano a ripudiare quella che dai cattolici era considerata la concubina del re. Anna era riconosciuta come seconda moglie di Enrico solo dai praticanti la fede protestante.
Caterina d'Aragona era morta e, secondo la Chiesa cattolica, il re era vedovo. Enrico poteva sposare Jane Seymour, dama di compagnia di Anna, che già da tempo era la sua amante. A soli due anni di vita, Elisabetta perse sua madre decapitata per ordine del sovrano probabilmente sulla base di false accuse di adulterio e cospirazione.
In breve tempo sia Elisabetta che la sorellastra Maria (figlia di Caterina) furono dichiarate illegittime dal re e rimosse dalla successione reale. Enrico voleva a succedergli il tanto sospirato maschio, il principe Edoardo, che Jane Seymour finalmente gli aveva dato. Sia Maria (che l'Europa e la maggior parte degli inglesi ritenevano legittima erede del re) che Elisabetta videro il loro titolo declassato da 'Princess' a 'Lady'.
Quando Elisabetta aveva tredici anni, suo padre muore. Il suo fratellastro diventa re a soli nove anni con il nome di Edoardo VI.
Quando Elisabetta Tudor nacque, il 7 Settembre 1533 a Greenwich Palace, suo padre Enrico VIII era certo, medici e astrologi lo avevano predetto, che sarebbe nato un maschio.
Le fiduciose previsioni, però, si rivelarono sbagliate e il principe tanto sospirato non arrivò. I successivi aborti di Anna Bolena convinsero il sovrano a ripudiare quella che dai cattolici era considerata la concubina del re. Anna era riconosciuta come seconda moglie di Enrico solo dai praticanti la fede protestante.
Caterina d'Aragona era morta e, secondo la Chiesa cattolica, il re era vedovo. Enrico poteva sposare Jane Seymour, dama di compagnia di Anna, che già da tempo era la sua amante. A soli due anni di vita, Elisabetta perse sua madre decapitata per ordine del sovrano probabilmente sulla base di false accuse di adulterio e cospirazione.
In breve tempo sia Elisabetta che la sorellastra Maria (figlia di Caterina) furono dichiarate illegittime dal re e rimosse dalla successione reale. Enrico voleva a succedergli il tanto sospirato maschio, il principe Edoardo, che Jane Seymour finalmente gli aveva dato. Sia Maria (che l'Europa e la maggior parte degli inglesi ritenevano legittima erede del re) che Elisabetta videro il loro titolo declassato da 'Princess' a 'Lady'.
Quando Elisabetta aveva tredici anni, suo padre muore. Il suo fratellastro diventa re a soli nove anni con il nome di Edoardo VI.
Ma il nuovo sovrano muore prematuramente morte di Edoardo nel 1553. A succedergli è Maria nel frattempo reintegrata nella sua posizione di legittima erede di Enrico VIII.
Maria riportò nel paese il cattolicesimo e intraprese una serie di
persecuzioni sanguinose verso i protestanti.
Elisabetta si trovò coinvolta in una serie di intrighi politici. Si salvò dall'esecuzione capitale a seguito di una rivolta ordita ai danni della regina, sua sorellastra, nel 1554. Fu imprigionata e rilasciata fino a quando a venticinque anni, dopo la morte di Maria, diventò regina. Era il novembre del 1558.
Ben istruita (parlava fluidamente sei lingue), astuta e determinata, Elisabetta governò per quarantacinque anni. Stabilì un compromesso tra cattolici e protestati, che impedì all'Inghilterra di essere dilaniata dalle guerre di religione come invece accadeva in Francia; scelse bene i suoi ministri; sostenne i viaggi esplorativi in particolare per le Americhe; promosse le arti che fiorirono sotto il suo regno (si pensi al teatro). Sotto il suo regno, la flotta inglese respinse l'Invincibile Armada spagnola. Non mancarono certo tensioni e difficoltà : un irrigidimento delle posizioni verso i cattolici, la condanna di Maria Stuarda, tensioni finanziarie e ingenti debiti. Nel complesso però, il regno di Elisabetta, la regina vergine, vantò importanti successi nel corso di un periodo storico di grandi pericoli, sia in patria che all'estero.
Elisabetta si trovò coinvolta in una serie di intrighi politici. Si salvò dall'esecuzione capitale a seguito di una rivolta ordita ai danni della regina, sua sorellastra, nel 1554. Fu imprigionata e rilasciata fino a quando a venticinque anni, dopo la morte di Maria, diventò regina. Era il novembre del 1558.
Ben istruita (parlava fluidamente sei lingue), astuta e determinata, Elisabetta governò per quarantacinque anni. Stabilì un compromesso tra cattolici e protestati, che impedì all'Inghilterra di essere dilaniata dalle guerre di religione come invece accadeva in Francia; scelse bene i suoi ministri; sostenne i viaggi esplorativi in particolare per le Americhe; promosse le arti che fiorirono sotto il suo regno (si pensi al teatro). Sotto il suo regno, la flotta inglese respinse l'Invincibile Armada spagnola. Non mancarono certo tensioni e difficoltà : un irrigidimento delle posizioni verso i cattolici, la condanna di Maria Stuarda, tensioni finanziarie e ingenti debiti. Nel complesso però, il regno di Elisabetta, la regina vergine, vantò importanti successi nel corso di un periodo storico di grandi pericoli, sia in patria che all'estero.
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