La nostra società è diventata troppo competitiva, ma la chiave della nostra felicità è la connessione, non la competizione. Il filosofo greco Aristotele affermava che la necessità di cercare e mantenere relazioni interpersonali è un bisogno fondamentale di tutti gli esseri umani. Eppure la maggior parte di noi vive la propria vita come individui nettamente separati. I fratelli competono tra loro, così come i coniugi. La scuola, lo sport, i luoghi di lavoro focalizzano sui risultati (o fallimenti) individuali. Incoraggiano il lato egoistico della nostra natura, spesso a spese degli altri, con una mentalità "noi contro loro". Instillano l'idea che il successo significhi fare meglio degli altri anche assumendo atteggiamenti non etici. La cultura del marketing, dal canto suo, continua incessantemente a porre l'attenzione sulle vistose manifestazioni di consumo e rivalità, alimentando l'errata convinzione che la sola chiave della felicità sia il denaro, rafforzando l'ethos imperfetto secondo cui ci vediamo l'un l'altro come minaccia. La verità è che le relazioni fanno parte della condizione umana. Siamo nati in una relazione. Siamo persone sociali. Aristotele, con la sua Etica Nicomachea, lo aveva capito. Lo aveva capito anche Darwin il padre della teoria della evoluzione per selezione naturale, il cui principio della "sopravvivenza del più adatto", erroneamente sembra far eco a ciò che molte persone credono sulla vita: per andare avanti, devi cercare o diventare il n. 1. In The Descent of Man, Darwin constatava che l'altruismo è ovunque. I pipistrelli nutrono i fratelli affamati; le api difendono l'alveare suicidandosi con il pungiglione; gli uccelli allevano prole che non è la loro; gli umani saltano sui binari della metropolitana per salvare gli estranei. Gli sviluppi delle neuroscienze hanno infatti dimostrato che il nostro cervello è programmato per la generosità. Cablato per dare senza cercare nulla in cambio. E allora coltiviamo il nostro lato sociale ed emotivo, diamo più valore alle relazioni anche attraverso piccoli momenti, piccoli gesti e attenzioni.
La felicità è far parte di qualcosa di più grande!
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