Giornata mondiale della poesia.
Oggi, nella baia delle sirene, partecipiamo con questo post, alla celebrazione della giornata mondiale della poesia voluta dall' Unesco a partire dal 21 marzo 1999.
Ma che cos'è la poesia? Difficile dare a questa domanda una risposta univoca .
La poesia è un testo che presenta una struttura complessa, unitaria, amalgamata da rime, assonanze, allitterazioni;
è la primordiale necessità, come disse Montale nel 1975, "di aggiungere un suono vocale al ritmo martellante delle musiche primitive";
la poesia è un'emozione, uno stato d'animo, una semplice descrizione.
Dante, nel XXIV canto del Purgatorio, la definì espressione di tutto se stesso, io divento uno a me stesso, dell'inconscio avrebbe detto se avesse conosciuto la psicanalisi, impulso, l'avrebbe definita, archetipo che parla ( per usare un termine Junghiano).
...io mi son uno che, quando
Amor mi spira,noto, e a quel modo
ch'è ditta dentro vo significando...
E il poeta è, dichiarava durante un'intervista Giorgio Caproni, poeta, critico letterario e traduttore italiano, "un minatore che attraverso la poesia si conosce e scava dentro di sé fino a quando trova un fondo, nel proprio Io, comune a tutti gli uomini, avvicinandosi al mistero".
"E questo cammino", dice Ungaretti nel 1961, "dentro di noi che non muove da qualcosa di razionale (si fa poesia non pensandoci), a volte è lungo, a volte si fa in un momento; si cercano le parole, si seguono con l'orecchio e l'orecchio non si sa bene cosa sia, se vada dietro al significato o al suono:tutto deve finire a dare la sensazione che si è espressa la poesia.
Ma la parola e impotente: non riuscirà mai a dare completamente il segreto che è in noi, al massimo lo avvicina".