"lalugunadellesirene" partecipa oggi con questo post alla commemorazione della Giornata della Terra indetta per la celebrazione e la salvaguardia del nostro pianeta. Il 22 aprile del 1970 circa ventimilioni di americani manifestarono pacificamente a favore della riforma ambientale rispondendo ad un concetto lanciato da John McConnell (1915-2012) che a novantasette anni ancora proclamava: pace, giustizia e cura della Terra.
Noi dell'Isolachenonc'è celebriamo l'Earth Day con versi scelti dall'Iperione del poeta Holderlin secondo cui la vita dell'uomo è manifestazione vivente della forza della natura tanto nella materia quanto nello spirito.
O natura...! Io non so cosa mi avvenga quando alzo i miei occhi dinanzi alla tua bellezza, ma tutta la gioia del cielo è nelle lacrime che piango innanzi a te, come l’amante alla presenza dell’amata. Tutto il mio essere ammutolisce e si tende, quando il soffio delicato dell’aria gioca sul mio petto. Perduto nell'azzurro sconfinato, io volgo spesso il mio sguardo in alto, verso l’etere e in basso nel mare ed è come se uno spirito affine mi aprisse le braccia, come se il dolore della solitudine si dissolvesse(...).Essere uno col tutto(...) questo è il cielo dell’uomo. Essere uno con tutto ciò che ha vita, fare ritorno, in una beata dimenticanza di sé, nel tutto della natura: ecco il vertice dei pensieri e delle gioie, la sacra vetta del monte, il luogo della quiete perenne, dove il meriggio perde la calura e il tuono perde la sua voce; dove il mare ribollente somiglia all'ondeggiare di un campo di spighe.
Immagine da Place of Art.
Noi dell'Isolachenonc'è celebriamo l'Earth Day con versi scelti dall'Iperione del poeta Holderlin secondo cui la vita dell'uomo è manifestazione vivente della forza della natura tanto nella materia quanto nello spirito.
O natura...! Io non so cosa mi avvenga quando alzo i miei occhi dinanzi alla tua bellezza, ma tutta la gioia del cielo è nelle lacrime che piango innanzi a te, come l’amante alla presenza dell’amata. Tutto il mio essere ammutolisce e si tende, quando il soffio delicato dell’aria gioca sul mio petto. Perduto nell'azzurro sconfinato, io volgo spesso il mio sguardo in alto, verso l’etere e in basso nel mare ed è come se uno spirito affine mi aprisse le braccia, come se il dolore della solitudine si dissolvesse(...).Essere uno col tutto(...) questo è il cielo dell’uomo. Essere uno con tutto ciò che ha vita, fare ritorno, in una beata dimenticanza di sé, nel tutto della natura: ecco il vertice dei pensieri e delle gioie, la sacra vetta del monte, il luogo della quiete perenne, dove il meriggio perde la calura e il tuono perde la sua voce; dove il mare ribollente somiglia all'ondeggiare di un campo di spighe.
Immagine da Place of Art.
La Terra è nostra;nostra è la responsabilità di salvaguardarla
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