Passa ai contenuti principali

La formula del cuore: Un sogno per domani.


Una  madre  che rifiuta di staccarsi dal passato; un veterano di guerra sfigurato, in grado di adattarsi a qualsiasi luogo; un uomo senza casa alla ricerca disperata di un lavoro: a prima vista queste sembrano situazioni senza speranza, e questo è esattamente quello che erano, fino almeno a quando l’undicenne Trevor McKinney decide di rendere il mondo un posto migliore. Con molta ambizione e un grande sogno, Trevor inizia un progetto, a partire da una semplice idea in classe di studi sociali, destinato a cambiare il mondo.

Può un gesto per quanto piccolo e insignificante avere un effetto duraturo? Cambiare il mondo in meglio. Tutti vogliono farlo, ma diciamocelo, poche persone in realtà lo fanno. Trevor, però, è determinato ad avere successo e lui ha un piano. È questa l’idea base del libro Pay it forward (La formula del cuore) della scrittrice californiana,  Catherine Ryan Hyde, edito da Piemme da cui è stato tratto il film Un sogno per domani. 
"Pensare a un'idea di cambiamento del mondo, e metterla in pratica." Questo è quanto che il signor St. Clair, insegnante di studi sociali di Trevor,  reduce della guerra del Vietnam, ha scritto alla lavagna il primo giorno di scuola, un semplice progetto che l’insegnante non immaginava avrebbe potuto trasformarsi in uno sforzo nazionale. Motivato dal compito assegnato in classe, Trevor ha un' idea: "pagare in avanti," ricambiare il favore per una buona azione. Stabilisce di trovare  persone da aiutare, situazioni  da cambiare per il meglio, per poi chiedere a queste persone, nello specifico numero di tre, di ricambiare a loro volta il favore verso altre tre persone. In un primo momento, la madre di Trevor, Arlene, si oppone all'idea, dicendo a Trevor che lui è un idealista. Ma anche se le cose sembrano senza speranza, il progetto alla fine va avanti e guadagna l'attenzione dei media nazionali. Ben presto, l'intera comunità sta pagando in avanti, quindi tutto lo Stato, quindi l'intero paese, e alla fine il mondo intero. Ma il male dal mondo non si può definitivamente eliminare, e nel finale...






Titolo: La formula del cuore
Autore: Catherine Hyde
Casa editrice: Piemme
Prezzo: € 4,90



Commenti

Post popolari

L'infanzia nel medioevo e nell'età moderna

Tra gli avvenimenti più significativi dell'età moderna, l'invenzione della stampa, le rivoluzioni politiche, l'ascesa della borghesia, la rivoluzione scientifica, c'è la scoperta dell'infanzia. Philippe Ariès, storico francese in un suo libro pubblicato nel 1960, ha sostenuto che l'infanzia nasce con l'età moderna. L'infanzia nelle classi agiate comincia ad essere considerata con il Rinascimento e si afferma nel XVII secolo. Nei dipinti medioevali, per esempio, i bambini erano ritratti come piccoli adulti,  con gli stessi abiti e persino lo stesso volto. Non erano mai raffigurati da soli segno che la loro individualità non è contemplata. Nella festa selvaggia di Brueghell i bambini mangiano e bevono in mezzo a uomini e donne che si rincorrono senza controllo. É solo in età moderna  che compaiono i primi ritratti di bambini, da soli o in gruppo e con sembianze infantili, mentre giocano fra loro. Dunque nel medioevo l'infanzia era sostanzialmente ign...

La filosofia è necessaria: il metodo zetetico.

L’insegnamento della filosofia, soprattutto nella scuola, si colloca da sempre in un equilibrio delicato tra trasmissione di contenuti storico-dottrinali e formazione di un’autentica capacità di pensare. Nella tradizione pedagogica moderna, Immanuel Kant ha formulato un principio che è diventato un riferimento imprescindibile: “la filosofia non si può insegnare; si può solo insegnare a filosofare” . Questa affermazione, apparentemente paradossale, racchiude un’idea decisiva: la filosofia non è un insieme di nozioni da memorizzare, ma un’attività, un esercizio continuo dello spirito critico. Secondo il detto kantiano per cui "la filosofia non si può insegnare: si può solo insegnare a filosofare", la filosofia deve avviare l'allievo all'esercizio delle capacità razionali partendo dall'esperienza quotidiana, dall'analisi dei problemi che nascono dalla vita, dal rapporto quotidiano con il mondo, e interpretarli come questioni più generali. Una interrogazione con...

Romeo e Giulietta : quando l'amore incrocia l'ombra della morte.

Romeo e Giulietta è, insieme all'Amleto, la più rappresentata delle tragedie shakespeariane, e probabilmente la prima a essere rappresentata fuori dai confini del Regno Unito, nel 1604 in una città della Baviera (Germania). Il Globe, vero teatro shakespeariano, sarebbe stato costruito  nel 1599  e la compagnia di fiducia del Bardo, la Lord Chamberlain’s Men (servi del Lord Ciambellano), mise in scena la tragedia (1597) con probabilità al The Curtain, teatro londinese a quel tempo molto in voga nel sobborgo di Shoreditch, una zona anarchica, selvaggia, ma anche incredibilmente gioiosa. All’epoca gli spettacoli erano annunciati da una didascalia posta all’ingresso del teatro accompagnata da uno stendardo: nero per le tragedie, bianco per le commedie e rosso per le rappresentazioni storiche.  La trama di Romeo e Giulietta non era una novità  perché  l’autore si era ispirato a The tragical history of Romeus and Juliet  di Arthur Brooke del 1562. Gli attori...