E’
stato il famoso psicoanalista Sigmund Freud che nel 1920 ha usato i termini di Eros e Thanatos per
fare riferimento a due esigenze primarie che agiscono non solo nell'uomo ma in
tutte le forme di vita. Queste sono le pulsioni di vita e di morte, che Freud
chiamò rispettivamente Eros e Thanatos, utilizzando i nomi delle due divinità
della mitologia greca:
Eros
era il Dio dell'amore, della passione, e forza cosmica che - secondo la
leggenda - presiedette alla costituzione
stessa del cosmo; Thanatos dio greco della morte ma anche fratello gemello di Hypnos, il Dio del sonno
(e questo è curioso, perché c'è un'analogia, un simbolismo molto stretto tra la
morte e il sonno).
Eros
- l'istinto di vita - è un istinto la cui caratteristica fondamentale è la
tendenza alla conservazione della specie, dell'unione e dell'integrità della
vita, dell'auto -realizzazione di sé. In tal caso si tratta quindi di un
istinto tendenzialmente positivo che coinvolge l’aspetto affettivo, erotico,
ricreativo e procreativo dell’esistenza. Ma non è tanto e solo l’eros inteso
come sessualità a far bene, quanto piuttosto è lo stile di vita sano e una
affettività appagante che aiutano il miglioramento della qualità della vita. Proprio
perché l’Eros è benessere non deve essere vissuto come “prestazione” o come
“ossessione”, e non deve essere troppo, pensato, massificato e mercificato,
altrimenti questa sovraesposizione di eros creerebbe assuefazione e abitudine.
Il concetto di eros spesso equivocato nell'utilizzo freudiano e in quello
mitologico, designa qualcosa di molto
più ampio rispetto al concetto restrittivo che oggi noi ne diamo associandolo
spesso solo al sesso.
Thanatos,
d'altra parte, è la pulsione di morte.
In Freud il termine designa gli impulsi di morte che tendono verso
l'autodistruzione: il corpo sotto influsso del thanatos torna ad uno stato di
inanimismo, di disintegrazione, dunque
alla morte. Tra le sue varie manifestazioni rientrano l'aggressione e la
violenza. Entrambi gli istinti fanno
parte di tutti gli esseri viventi e iniziano ad operare proprio quando ha
inizio la vita e coesistono per sempre. Tra loro c'è una lotta permanente che
crea una tensione, sia nell'individuo sia nella società. Nella vita personale
cosi come nella vita collettiva, si può notare la presenza di queste due
pulsioni. Tutti quei sentimenti 'bassi', come i desideri malvagi, l'invidia, la
crudeltà, l'odio, ci mostrano come gli individui agiscano seguendo Thanatos. Al
contrario, in quelle attività umane elevate, come l'amore, la carità, la
tolleranza, la solidarietà, voglia di crescere e svilupparsi, il desiderio di avere figli, di crescerli di
educarli, è presente l'Eros. Eros costruisce e unisce; Thanatos distrugge e
sgancia. E' importante sapere che nell'arco della vita possiamo attraversare fasi in cui è presente l'una o
l'altra pulsione. In ambito sociale una guerra, un genocidio, persecuzione
etnica o religiosa, sono una chiara manifestazione della presenza di Thanatos.
La cosa importante dunque durante la vita è sapere dell'esistenza di questi
impulsi, saperli scoprire ed accettare e cercare di far padroneggiare nella
nostra vita l’Eros prima che il Thanatos.
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