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I disturbi della personalità

I disturbi di  personalità possono essere considerati delle espressioni estreme di caratteristiche che noi tutti possediamo. Secondo il DSM-IV, Manuale Diagnostico per i Disturbi mentali, si definisce disturbo di personalità "l’insieme di tratti di personalità disadattivi in modo pervasivo, inflessibile e permanente, che causano una condizione di disagio clinicamente significativa". Ogni individuo per adattarsi all’ambiente che lo circonda, complesso, ricco di stimoli e di problemi da affrontare, ha la necessità di avere a propria disposizione delle strategie di soluzione adeguate alla situazione che devono affrontare e al contesto in cui si trovano. Possedere un’ampia varietà di strategie comportamentali tali da essere utilizzati per fronteggiare situazioni problematiche consente alla persona di vivere meglio in società, di adattarsi ad essa e di proteggersi dalla sofferenza. Questo diverso modo di adattarsi all'ambiente, fronteggiare le problematiche dipendono in buona parte da determinati tratti della personalità. Per esempio, alcune persone possono reagire a situazioni problematiche cercando aiuto e supporto alle persone più care; altri preferiscono fronteggiare le stessi situazioni difficoltose in totale autonomia, senza dover chiedere e ringraziare alcuno. Altro ancora minimizzano i problemi, cercando di sminuire il problema e sottovalutando le conseguenze mentre altri li esagerano, attribuendone un’ importanza anche esagerata. I disturbi di personalità vengono suddivisi in 3 gruppi.
Il primo gruppo comprende le personalità più eccentriche, affette da disturbi di tipo: Paranoide;Schizoide e Schizotipico. La personalità paranoide è caratterizzata dal fatto che il soggetto affetto da questo disturbo interpreta le azione degli altri come minacciose. Percepisce gli altri come disonesti, sleali e infedeli, per questi motivi non si fida di nessuno, non perdona facilmente e spesso ha violenti scatti di aggressività ingiustificati. A livello emozionale è un individuo "freddo", insensibile, imperturbabile, molto geloso e guardingo.
I soggetti schizoidi sono soggetti introversi, chiusi, solitari emotivamente fredde e distanti. Spesso sono completamente prese dai propri pensieri e sensazioni e temono il contatto e l’intimità con gli altri.Per questi motivi non ama le relazioni sociali e non prova soddisfazione nel far parte di una famiglia o di un gruppo sociale.preferiscono trascorrere il proprio tempo in solitudine, spesso  Ad sognando ad occhi aperti.
Il soggetto con disturbo schizotipico è un individuo che parla o si veste in modo strano e stravagante. Hanno difficoltà relazionali e sono estremamente ansiosi soprattutto nelle situazioni sociali. Manifesta inoltre una tendenza verso il “pensiero magico”: può affermare di riuscire a prevedere il futuro o leggere la mente degli altri. Per questo possono credere molto nella superstizione, nella chiaroveggenza, nella telepatia, o sentire di avere un particolare sesto senso, quasi dei poteri magici. Possono essere sospettosi e sentire che gli altri leggono in qualche modo i loro pensieri. Spesso non conoscono i propri sentimenti o hanno un’affettività ridotta, rigida e trattenuta o inappropriata ai contesti in cui si trovano.
Il secondo gruppo comprende le personalità eccessivamente emotive, drammatiche e imprevedibili, affette da disturbi di tipo: Antisociale; Borderline; Istrionico e Narcisistico.
Il disturbo antisociale, in passato denominato psicopatia e sociopatia, è caratterizzato principalmente da inosservanza e violazione dei diritti degli altri, e si manifesta in un soggetto maggiorenne, almeno dai 15 anni di età. Chi ha una personalità di questo tipo di norma esterna violentemente i propri conflitti interiori e ignora le norme che regolano l’agire sociale. Si tratta di pazienti impulsivi, irresponsabili e insensibili. Tipicamente chi ha una personalità antisociale ha precedenti con la legge, di comportamento violento o irresponsabile, di relazioni aggressive e persino violente. Non rispetta gli altri e non prova sensi di colpa per gli effetti del suo comportamento sugli altri. È estremamente a rischio per quanto riguarda l’abuso di sostanze, soprattutto di alcool, perché in questo modo ritiene di poter alleviare la tensione, l’irritabilità e la noia.
Quando si parla di borderline, si parla di un soggetto che manifesta diversi disturbi, tali da non rientrare in una classificazione specifica. Spesso si definisce borderline quel soggetto che sembra avere un comportamento al limite della normalità.E' essenzialmente un disturbo delle emozioni.  È caratterizzata da sbalzi d’umore improvvisi ed estremi, da relazioni tempestose, da un’autopercezione instabile e oscillante e da azioni imprevedibili e autodistruttive. Oscilla rapidamente tra la serenità e la forte tristezza, tra l’intensa rabbia e il senso di colpa. A volte emozioni differenti sono presenti nello stesso momento, tanto da creare caos nel soggetto e nelle persone a lui vicine. L'aspetto più evidente e preoccupante del disturbo borderline è che presenta sintomi potenzialmente dannosi per il soggetto (abbuffate, uso e abuso di sostanze, guida spericolata,sessualità promiscua, condotte antisociali, tentativi di suicidio, ecc.) e si associa a scoppi improvvisi di rabbia intensa.
In passato il disturbo istrionico era conosciuto come isteria, oggi invece caratterizza individui che hanno comportamenti eccessivamente drammatici e teatrali, che cercano in tutti i modi di attirare su di sé l’attenzione degli altri. Hanno sempre bisogno di un pubblico. Le loro modalità interpersonali vivaci ed espressive induco facilmente le altre persone a coinvolgersi emotivamente con questi soggetti, ma i rapporti sono spesso superficiali e transitori. La loro espressione emotiva risulta spesso esagerata, infantile e indirizzata ad evocare compassione o attenzione. Alcune persone con una personalità istrionica sono ipocondriache ed esagerano i problemi fisici per ottenere l’attenzione altrui. Come per il depresso, all’origine dell’istrionico c’è un vissuto di esclusione, di estraneità, quindi una mancanza di sintonia profonda, rispetto, contatto, amore con l'altro associato ad angosce depressive profonde come il senso di indegnità, mancanza di affetto, timore di soccombere.
Coloro i quali hanno una personalità narcisistica mostrano un’autostima esagerata, un’idea grandiosa di se stesso e delle proprie capacità. Mancano totalmente  di empatia. Il narcisista fantastica continuamente successi straordinari e cerca di attirare l’attenzione su di sé. Possono pensare di dover frequentare o di sentirsi capiti solo da persone speciali o di condizione sociale elevata, e possono attribuire qualità di “unico”, “perfetto”, o “dotato” a coloro che frequentano. La personalità narcisistica è estremamente sensibile al fallimento e spesso lamenta diversi disturbi psicosomatici. Soggetti a sbalzi d’umore estremi tra l’autostima e l’insicurezza, questi pazienti tendono a sfruttare e dominare le relazioni interpersonali.  Infatti hanno uno stile relazionale basato sullo sfruttamento dell’altro.
Il terzo gruppo comprende le personalità ansiose e timorose, affette da disturbi di tipo evitante, Dipendente e Ossessivo-Compulsivo.
Il disturbo evitante è caratterizzato dal timore eccessivo della disapprovazione, della critica e dell’esclusione da parte degli altri. Chi ha una personalità evitante spesso è eccessivamente sensibile ai rifiuti e non vuole affrontare gli altri finché non è certo di essere accettato ed amato. Soffrono di un’eccessiva timidezza ed hanno paura delle critiche, proprio per questo motivo sfuggono dalle attività sociali o lavorative, e di conseguenza tendono all’isolamento. Questi pazienti temono di dire qualcosa che gli altri troverebbero stupido; si preoccupano di arrossire o piangere in pubblico e sono profondamente feriti da eventuali critiche.
L’individuo che soffre di una personalità dipendente può manifestare uno schema di comportamenti dipendenti e sottomessi, delegando tutte le decisioni agli altri. Ovviamente ognuno di noi è in qualche misura dipendente da altri, ma quando la dipendenza diventa estrema rientra nel campo patologico. Questi pazienti hanno bisogno di essere continuamente rassicurati e consigliati e si offendono facilmente di fronte alle critiche o alla disapprovazione. Si sentono a disagio e indifesi quando sono da soli e possono sentirsi devastati quando una relazione importante termina. Hanno un profondo timore di essere rifiutati. Con una fiducia in se stessi carente, la personalità dipendente di rado inizia un progetto o fa qualcosa di spontanea iniziativa. Questo disturbo di norma si manifesta durante la giovinezza e viene diagnosticato con maggior frequenza nelle donne.
Il disturbo compulsivo-ossessivo è un disturbo d’ansia caratterizzato dalla presenza di ossessioni e compulsioni. Caratteristiche essenziali del disturbo sono pensieri, immagini o impulsi ricorrenti che creano allarme o paura e che costringono la persona a mettere in atto comportamenti ripetitivi o azioni mentali.Chi ha una personalità compulsiva è molto scrupoloso e ha aspirazioni molto alte, però tende continuamente alla perfezione. Ha una preoccupazione per l’ordine, il perfezionismo, il controllo mentale e interpersonale. Ha difficoltà a portare a termine i propri compiti, riluttanza a delegare ed a cooperare, testardaggine, rigidità su questioni di etica e di moralità, difficoltà a manifestare le proprie emozioni, bisogno di controllo nel lavoro e nelle relazioni interpersonali.  Mai soddisfatti di ciò che hanno conseguito, le persone affette da disturbo compulsivo tendono ad assumere responsabilità sempre maggiori. Sono affidabili, ordinate e metodiche però la loro inflessibilità spesso le rende incapaci di adattarsi al mutare delle circostanze. Sono molto cauti, soppesano attentamente tutti gli aspetti dei problemi e fanno attenzione ai minimi dettagli, quindi hanno difficoltà a prendere decisioni e a completare i compiti loro assegnati. Quando il controllo è allentato, gli eventi sono imprevedibili o devono affidarsi agli altri, le personalità compulsive tendono a sentirsi isolate e indifese.



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