Passa ai contenuti principali

In uscita oggi nelle edicole italiane

OSCAR PISTORIUS IO SONO L'OMBRA
di John Carlin

La favola senza lieto fine di "Blade Runner", raccontata dall'autore del bestseller ama il tuo nemico.




ebook disponibile
Pagg.  324
Euro  18,00
Uscita:  13 gennaio 2015

LA TRAMA
La storia terribile dell’atleta sudafricano, campione olimpionico, medaglia d’oro alle Paralimpiadi di Londra del 2012, primo a competere senza arti inferiori con rivali normodotati, celebrato nel suo paese come un eroe e conosciuto in tutto il mondo come un esempio di coraggio sovrumano che in un attimo ha frantumato la sua gloria per colpa di un gesto inconsulto, trascinando un’intera nazione nell’abisso di un processo e di una dolorosa presa di coscienza. Lo chiamavano “Blade Runner” per il disegno avveniristico delle sue protesi, lo adoravano e pensavano che fosse invincibile. Invece è bastato il panico di un momento,  la passione dissennata per le armi, l’assurda familiarità con un ambiente esaltato e competitivo ad accendere la sua insicurezza devastante. 

L'autore

John Carlin,  stimatissimo  giornalista dell’Independent prima, e di El Pais oggi, autore, oltre che di un importante libro sulla storia di Mandela, di saggi pubblicati in tutto il mondo, dedicati a grandi sportivi come Nadal e a grandi eventi come la  celebre partita di rugby raccontata nel libro Ama il tuo nemico da cui Clint Eastwood ha tratto il film 'Invictus', ha seguito tutte le fasi del processo e ha scritto il libro per descrivere ai lettori di tutto il mondo il contesto, la storia del Sud Africa post Apartheid, il retroterra sul quale si è delineata la tragicissima vicenda di Reeva Steenkamp e di Oscar Pistorius.

Commenti

Post popolari

L'infanzia nel medioevo e nell'età moderna

Tra gli avvenimenti più significativi dell'età moderna, l'invenzione della stampa, le rivoluzioni politiche, l'ascesa della borghesia, la rivoluzione scientifica, c'è la scoperta dell'infanzia. Philippe Ariès, storico francese in un suo libro pubblicato nel 1960, ha sostenuto che l'infanzia nasce con l'età moderna. L'infanzia nelle classi agiate comincia ad essere considerata con il Rinascimento e si afferma nel XVII secolo. Nei dipinti medioevali, per esempio, i bambini erano ritratti come piccoli adulti,  con gli stessi abiti e persino lo stesso volto. Non erano mai raffigurati da soli segno che la loro individualità non è contemplata. Nella festa selvaggia di Brueghell i bambini mangiano e bevono in mezzo a uomini e donne che si rincorrono senza controllo. É solo in età moderna  che compaiono i primi ritratti di bambini, da soli o in gruppo e con sembianze infantili, mentre giocano fra loro. Dunque nel medioevo l'infanzia era sostanzialmente ign...

La filosofia è necessaria: il metodo zetetico.

L’insegnamento della filosofia, soprattutto nella scuola, si colloca da sempre in un equilibrio delicato tra trasmissione di contenuti storico-dottrinali e formazione di un’autentica capacità di pensare. Nella tradizione pedagogica moderna, Immanuel Kant ha formulato un principio che è diventato un riferimento imprescindibile: “la filosofia non si può insegnare; si può solo insegnare a filosofare” . Questa affermazione, apparentemente paradossale, racchiude un’idea decisiva: la filosofia non è un insieme di nozioni da memorizzare, ma un’attività, un esercizio continuo dello spirito critico. Secondo il detto kantiano per cui "la filosofia non si può insegnare: si può solo insegnare a filosofare", la filosofia deve avviare l'allievo all'esercizio delle capacità razionali partendo dall'esperienza quotidiana, dall'analisi dei problemi che nascono dalla vita, dal rapporto quotidiano con il mondo, e interpretarli come questioni più generali. Una interrogazione con...

Romeo e Giulietta : quando l'amore incrocia l'ombra della morte.

Romeo e Giulietta è, insieme all'Amleto, la più rappresentata delle tragedie shakespeariane, e probabilmente la prima a essere rappresentata fuori dai confini del Regno Unito, nel 1604 in una città della Baviera (Germania). Il Globe, vero teatro shakespeariano, sarebbe stato costruito  nel 1599  e la compagnia di fiducia del Bardo, la Lord Chamberlain’s Men (servi del Lord Ciambellano), mise in scena la tragedia (1597) con probabilità al The Curtain, teatro londinese a quel tempo molto in voga nel sobborgo di Shoreditch, una zona anarchica, selvaggia, ma anche incredibilmente gioiosa. All’epoca gli spettacoli erano annunciati da una didascalia posta all’ingresso del teatro accompagnata da uno stendardo: nero per le tragedie, bianco per le commedie e rosso per le rappresentazioni storiche.  La trama di Romeo e Giulietta non era una novità  perché  l’autore si era ispirato a The tragical history of Romeus and Juliet  di Arthur Brooke del 1562. Gli attori...