Passa ai contenuti principali

DAI LIBRI AI LUOGHI: PROVENZA

 

Dai libri ai luoghi – Viaggio attraverso sapori, profumi e colori.

Provenza

Il romanzo scelto per celebrare l’amore in occasione di San Valentino è del 2014 ed è Il Sentiero dei profumi di Cristina Caboni. Un inno a credere in se stessi e all’amore, che può far male, può annientare, ma può far rinascere più forti di prima. 

Legno di rosa. Dolce, fruttato, con lievi segni speziati. E' il profumo della fiducia, della serenità. Evoca il dolce dolore dell'attesa e della speranza.

Elena Rossini è ancora bambina quando, rifiutata da una madre succube di un compagno padrone che non ama i bambini e tantomeno Elena, si ritrova dai colori e profumi della Provenza, a vivere in una delle più belle città italiane: Firenze, terra di origine della sua famiglia materna, stirpe di rinomate e sapienti antenate profumiere. 

 

Titolo

Il sentiero dei profumi

Autore

Cristina Caboni

Collana

NARRATORI MODERNI

Casa Editrice

GARZANTI

Aree tematiche

Narrativa italiana, Romanzi d'amore, Tascabili

Dettagli

392 pagine, Cartonato

Lo scenario che fa da sfondo alla storia di Elena Rossini è la splendida Provenza coi suoi colori e profumi, il suo fascino medievale e l’atmosfera incantata. Con l’arrivo della primavera volevo proporvi un week end in questa regione della Francia sud-orientale.

Si narra che Petrarca, arrivando sulla costa Provenzale, non riuscì pìù a dimenticare la meravigliosa cornice della riviera, dove le città somigliavano a ‘’diademi sui cigli montani, digradanti verso il mare verde azzurro. Questo più simile al cielo che alla terra’’.

L’itinerario che vorrei proporvi è quello percorso da Elena Rossini, la protagonista del romanzo, che si concentra tra la città della sua infanzia, Marsiglia, e piccoli villaggi ricchi di storia e arroccati su irti colli, nei quali ritroverà il suo passato seguendo le orme di una trisavola…



 Marsiglia

Città che fa da sfondo all’infanzia e adolescenza di Elena, Marsiglia, merita di essere la prima tappa di questo viaggio. Seconda città francese per popolazione e per il suo grande porto, sorge nel lembo orientale del Golfo del Leone, nei pressi del delta del Rodano. Il cuore più antico della città sorge sul colle a nord ovest del Porto Vecchio, conosciuto come ‘’ Cala dei Focesi’’.  Fondata circa nel 600 a.C. per opera dei coloni che provenivano da Focea, città dell’Asia ionica, Marsiglia divenne capitale del vasto impero marittimo che si estendeva dalle coste liguri a quelle spagnole.  La parte moderna, divisa in due dalla rete stradale de La Canebière, sorge sotto lo sguardo severo e protettore della Basilica di Notre Dame de la Garde, situata su un colle dal quale si ha una panoramica a 360 gradi della città. Da non perdere la bellissima architettura dei quartieri del Porto Vecchio e la Corniche Kennedy. Lunga e sinuosa strada che percorre il lungo mare offrendo una panoramica sulle isole che sorgono all’entrata della città, nonché palestra naturale lungo la quale correre, camminare o scambiare due chiacchiere godendosi il panorama. Per chi desiderasse fare shopping tipico, fa al caso vostro il rinomato sapone di Marsiglia, prodotto anticamente solo con olio di oliva, successivamente con l’aggiunta di miscele di grassi animali, oli ed essenze tipiche provenzali, tra le quali la lavanda. Per i buongustai da non perdere una delle specialità dolciarie più antiche e gustose, le navettes, biscotti secchi aromatizzati all’acqua di fiori d’arancio. Un sapore intenso, romantico e vintage che richiama il neroli e le zagare degli agrumeti. Se poi alle navettes accompagnerete il famoso e irrinunciabile aperitivo pastis, bevanda alcoolica al gusto di anice, vi ritroverete immersi nell’essenza stessa di Marsiglia…

 Avignone

Ad un centinaio di km da Marsiglia, immersa nella verde campagna costellata di vigneti, si trova Avignone. Famosa per essere stata, settecento anni fa, sede Papale per opera del Papa Clemente V che scelse trasferirvisi con tutta la sua corte lasciando Roma in balia di lotte intestine.  Una tappa al Palazzo dei Papi e alla Fortezza è doverosa: avrete la possibilità di visitare austere cappelle, camere e gallerie. Potrete immergervi negli affreschi e nelle antiche tappezzerie delle camere da letto, nonché ammirare l’antico splendore ben conservato dello studio papale, che ancora suggerisce il fasto del tempo che fu. Da ricordare che Avignone fu anche teatro dell’incontro tra Petrarca e Laura, avvenuto nella Basilica di Santa Chiara, dove scoccò la scintilla del suo amore per la donna…

Lourmarin

Durante la ricerca delle sue origini Elena si ritrova a Lourmarin,nel maniero  dell’antico e più bel villaggio della campagna provenzale. Contrariamente ad altri paesini non si trova arroccato nei colli, ma in una vasta distesa ai piedi della Combe di Lourmarin.  

Di fronte al villaggio si eleva il primo Castello Rinascimentale della Provenza. La parte vecchia fu costruita alla fine del XV secolo per opera di Foulques d’Agoult. L’ala rinascimentale risale invece al XVI secolo ed ospita una vasta collezione di mobili d’epoca. Degna di ammirazione è l’architettura del loggiato, costruito da sapienti mani italiane. Il castello viene definito come la Piccola Villa Medici di Provenza. Oggi  centro culturale, ospita concerti ,artisti e  conferenze di ogni genere, dalla pittura al cibo...



 

Sicuramente, se deciderete di lasciarvi abbracciare dai colori e profumi provenzali, non potrete perdervi  le specialità gastronomiche della sua cucina, conosciuta come cucina del sole. Un sapiente mix di prodotti autoctoni  che richiedono il calore del sole. Sapori delicati come il pesce delle sue coste, più corposi, come quelli delle sue erbe aromatiche. Da assaggiare la bouillebasse, una zuppa di pesce con zafferano e pomodoro, innaffiata dai suoi famosi vini rosè, secchi e leggeri, prodotti delle  Cotes de Provence…


Per completare il percorso sensoriale l’ultima tappa deve portarvi a Grasse, capitale dei profumi conosciuta gia dal 700. Le sue essenze naturali, prodotte con fiori e spezie coltivate nelle campagne, sono vendute in tutto il mondo per la produzione profumiera e cosmetica. Le piccole botteghe museo si snodano lungo Rue Jean Ossola e Rue Amiral de Grasse  … 




Buon viaggio…

Tania

 

 

Commenti

Post popolari

L'infanzia nel medioevo e nell'età moderna

Tra gli avvenimenti più significativi dell'età moderna, l'invenzione della stampa, le rivoluzioni politiche, l'ascesa della borghesia, la rivoluzione scientifica, c'è la scoperta dell'infanzia. Philippe Ariès, storico francese in un suo libro pubblicato nel 1960, ha sostenuto che l'infanzia nasce con l'età moderna. L'infanzia nelle classi agiate comincia ad essere considerata con il Rinascimento e si afferma nel XVII secolo. Nei dipinti medioevali, per esempio, i bambini erano ritratti come piccoli adulti,  con gli stessi abiti e persino lo stesso volto. Non erano mai raffigurati da soli segno che la loro individualità non è contemplata. Nella festa selvaggia di Brueghell i bambini mangiano e bevono in mezzo a uomini e donne che si rincorrono senza controllo. É solo in età moderna  che compaiono i primi ritratti di bambini, da soli o in gruppo e con sembianze infantili, mentre giocano fra loro. Dunque nel medioevo l'infanzia era sostanzialmente ign

La filosofia è necessaria: il metodo zetetico.

Secondo il detto kantiano per cui "la filosofia non si può insegnare: si può solo insegnare a filosofare", la filosofia deve avviare l'allievo all'esercizio delle capacità razionali partendo dall'esperienza quotidiana, dall'analisi dei problemi che nascono dalla vita, dal rapporto quotidiano con il mondo, e interpretarli come questioni più generali. Una interrogazione continuamente rinnovantesi sui problemi dell'esperienza umana questa deve essere la logica d'insegnamento del filosofare che si arricchisce attraverso lo studio dei classici e il dialogo con gli autori del passato. Questo è il metodo zetetico (da zetesis = indagine) auspicato da Kant. Seguendo questo metodo, l'insegnante di filosofia, nella scuola, potrebbe decidere di trattare una sola tematica, magari partendo da una ricerca aperta sui problemi rilevanti per il mondo giovanile, con le finalità di guidare i discenti all'esercizio del pensiero critico fino a un ampliamento

Romeo e Giulietta : quando l'amore incrocia l'ombra della morte.

Romeo e Giulietta è, insieme all'Amleto, la più rappresentata delle tragedie shakespeariane, e probabilmente la prima a essere rappresentata fuori dai confini del Regno Unito, nel 1604 in una città della Baviera (Germania). Il Globe, vero teatro shakespeariano, sarebbe stato costruito  nel 1598  e la compagnia di fiducia del Bardo, la Lord Chamberlain’s Men (servi del Lord Ciambellano), mise in scena la tragedia (1597) con probabilità al The Curtain  teatro londinese a quel tempo molto in voga nel sobborgo di Shoreditch, una zona anarchica, selvaggia, ma anche incredibilmente gioiosa. All’epoca gli spettacoli erano annunciati da una didascalia posta all’ingresso del teatro accompagnata da uno stendardo: nero per le tragedie, bianco per le commedie e rosso per le rappresentazioni storiche.  Shakespeare era alla sua prima tragedia, e la tragedia non era ancora il suo forte.   La trama di Romeo e Giulietta non era una novità  perché  l’autore si era ispirato a The tragical histo