“Lasciarono la costa e
penetrarono in un’ampia valle contornata da montagne che sembravano zanne
pronte ad addentare il cielo. Poi il paesaggio si ammorbidì: aranceti, oliveti,
vigne, campi a ortaggi; in fondo, quasi celato da un grande parco, ecco il
baglio.”
Giorgio Caponetti
LA CARTA DELLA REGINA
MARCOSultra, 336 pagine
12 euro
12 euro
In libreria dal 19 marzo
Scheda Libro
Profumi intensi lo assalgono
appena scende dall’aereo: “La Sicilia...” pensa Alvise, che ha lasciato a
malincuore Venezia per accompagnare la nipote all’altare. Il baglio della
famiglia dello sposo è di pietra millenaria. Risuona ancora per le stanze la voce
di Adelasia, regina delle mescolanze. La sua nobiltà rivive ora in Dedè, bella
signora, che gli versa latte di mandorla nel bicchiere gelato e sospira: il
baglio è minacciato da viscidi individui... Nella torre dei falchi,
all’imbrunire, Alvise avverte uno scricchiolio sinistro. Cede una scala a pioli
e scoperchia segreti; fogli di carta antichissima si sbriciolano nel buio di
una stanza. Ormai solo un colpo di genio potrà riscattare questa famiglia, che
Alvise comincia a sentire un po’ sua. Un piano rocambolesco che ci porterà nel
cuore di un’invenzione che ha cambiato il mondo: la meravigliosa invenzione
della carta. La carta della regina ci avvolge nel fascino della Sicilia, della
Storia e delle sottovesti ancora intatte di un’antica regina. La strana storia
di un falconiere piuttosto sbadato di un foglio di carta che cambia il destino
di una donna di oggi che si scopre regina. Un’avventura di Alvise Pàvari dal
Canal “ Alla loro sinistra, il mare scintillava al sole del mattino. Sulla
destra, monti aspri. La vecchia vettura non aveva l’aria condizionata e dal
finestrino aperto arrivavano profumi intensi, quasi appiccicosi, a volte
violenti. ‘La Sicilia’ pensò.”
L'autore
Giorgio Caponetti è nato a Torino nel 1945. Dopo una brillante
carriera di pubblicitario, si trasferisce in campagna – prima nel Monferrato e
poi in Maremma – per diventare allevatore e addestratore di cavalli, istruttore
d’equitazione, regista e conduttore di spettacoli e di documentari equestri. Da
molti anni vive con la famiglia in una verdissima tenuta a Tuscania, con tanto
di necropoli etrusca; di recente ha anche cominciato a insegnare ippologia
all’università. Il suo primo romanzo, Quando l’automobile uccise la
cavalleria, racconta la storia segreta della fondazione della Fiat; con Due
belle sfere di vetro ambrato ha inaugurato la serie di avventure di Alvise
Pàvari dal Canal, grande esperto di cavalli e grande viaggiatore,
pericolosamente sensibile alle donne e al mistero. Il secondo romanzo della
serie, Venivano da lontano, ci riporta all’epoca degli etruschi e si svolge a
Tuscania. Con La carta della regina, Alvise lascia Venezia per immergersi in
un’avventura siciliana.
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