A 63 anni dalla morte
della pedagogista e filosofa italiana Maria Montessori, il metodo
educativo da lei inaugurato conserva ancora la sua validità.Conosciamola in
breve.
Maria Montessori nacque
a Chiaravalle, il 31 agosto 1870. Era una bambina intelligente che crebbe in un
ambiente familiare che dava molta centralità all'istruzione e alla lettura. A
causa di questo, Maria godette di molte opportunità educative uniche per una
donna che cresceva nel tardo 19 ° secolo italiano. Maria decise di
intraprendere una carriera nel campo medico e diventò la prima donna medico in
Italia. E proprio il percorso medico influenzò i suoi pensieri, la sua visione
dell'educazione facendo di lei una innovatrice. Il metodo Montessori di
istruzione è infatti un approccio educativo centrato sul bambino e si base su
osservazioni scientifiche degli stessi dalla nascita all'età adulta. Si tratta
di una visione del bambino come un soggetto che è naturalmente desideroso di
conoscenza e in grado di avviare l'apprendimento in un ambiente favorevole e
preparato per questo, un ambiente che sia accogliente, protettivo e libero al
tempo stesso. Si tratta di un approccio che valorizza lo spirito umano e lo sviluppo
di tutto il bambino-fisico, sociale, emotivo, cognitivo.
Maria da grande
centralità all'autonomia e all'auto-correzione dell’errore. Ella ritiene che la curiosità del
bambino è il vero motore dell’apprendimento che, se lasciato “girare” senza
interferenze, porta lo stesso a sviluppare al massimo tutto lo spettro delle
proprie capacità e a conquistare il mondo con la forza della sua intelligenza.
Dunque il bambino è il vero protagonista della sua educazione. Nel metodo montessoriano, il compito dell'insegnante è di aiutare i bambini a diventare consapevoli del dono che già possiedono e a svilupparlo durante il corso della loro vita.
"Il
vero fine dell’educazione è il bambino, l’adulto è al suo fianco. Apprendere è
un verbo attivo, ogni aiuto che non stimola la curiosità del bambino è un ostacolo
allo sviluppo" poiché l’insegnante deve accompagnare e non definire.
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