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Etty Hillesum

Rompendo un silenzio durato decenni, i diari e le lettere di Etty Hillesum, giovane ebrea olandese,  raccontano di passioni erotiche, spirituali, intellettuali che convergono, nel buio della Seconda Guerra Mondiale, in una celebrazione della vita, in una chiara filosofia di amore verso Dio e l'umanità. Etty (Esther) Hillesum nasce in Olanda da una famiglia ebrea "liberale", cioè non praticante. Ad Amsterdam si laurea in legge e comincia a studiare lingue slave e a dare lezioni di russo, lingua di sua madre. Nel 1941, mentre vive ad Amsterdam, all'età di 27 anni, per mettere ordine nel proprio  caos  interiore, inizia a tenere un diario, una pratica che  continua fino alla fine della sua vita.  Contemporaneamente si rivolge a Julius Spier, allievo di Jung e  fondatore della psicochirologia, scienza che studia la persona analizzandone le mani. Nel luglio 2942 l'Olanda è interamente occupata dai nazisti, sono in vigore le leggi razziali e gli inizia il concentramento degli ebrei nel campo di transito di Westerbork, con destinazione finale Auschwitz. Etty, trova occupazione come dattilografa presso una sezione del Consiglio Ebraico di Amsterdam; rientra, quindi, tra coloro che (almeno inizialmente) sono esentati dall'internamento a Westerbork. Ciononostante, Etty, rifiuta questa “opportunità” e, coraggiosamente, sceglie d unirsi agli internati di Westerbork.

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