Rompendo un silenzio durato decenni, i diari e le lettere di Etty
Hillesum, giovane ebrea olandese, raccontano di passioni erotiche,
spirituali, intellettuali che convergono, nel buio della Seconda Guerra
Mondiale, in una celebrazione della vita, in una chiara filosofia di
amore verso Dio e l'umanità. Etty (Esther) Hillesum nasce in Olanda da una famiglia ebrea "liberale", cioè non praticante. Ad Amsterdam si laurea in legge e comincia a studiare lingue slave e a dare lezioni di russo, lingua di sua madre. Nel 1941, mentre vive ad Amsterdam, all'età di
27 anni, per mettere ordine nel proprio caos interiore, inizia a tenere un diario, una pratica che continua fino alla
fine della sua vita. Contemporaneamente si rivolge a Julius Spier, allievo di Jung e fondatore della psicochirologia, scienza che studia la persona analizzandone le mani. Nel luglio 2942 l'Olanda è interamente occupata dai nazisti, sono in vigore le leggi razziali e gli inizia il concentramento degli ebrei nel campo di transito
di Westerbork, con destinazione finale Auschwitz. Etty, trova occupazione
come dattilografa presso una sezione del Consiglio Ebraico di Amsterdam;
rientra, quindi, tra coloro che (almeno inizialmente) sono esentati dall'internamento a Westerbork. Ciononostante, Etty, rifiuta questa
“opportunità” e, coraggiosamente, sceglie d unirsi agli internati di
Westerbork.
Tra gli avvenimenti più significativi dell'età moderna, l'invenzione della stampa, le rivoluzioni politiche, l'ascesa della borghesia, la rivoluzione scientifica, c'è la scoperta dell'infanzia. Philippe Ariès, storico francese in un suo libro pubblicato nel 1960, ha sostenuto che l'infanzia nasce con l'età moderna. L'infanzia nelle classi agiate comincia ad essere considerata con il Rinascimento e si afferma nel XVII secolo. Nei dipinti medioevali, per esempio, i bambini erano ritratti come piccoli adulti, con gli stessi abiti e persino lo stesso volto. Non erano mai raffigurati da soli segno che la loro individualità non è contemplata. Nella festa selvaggia di Brueghell i bambini mangiano e bevono in mezzo a uomini e donne che si rincorrono senza controllo. É solo in età moderna che compaiono i primi ritratti di bambini, da soli o in gruppo e con sembianze infantili, mentre giocano fra loro. Dunque nel medioevo l'infanzia era sostanzialmente ign
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