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Kerri Maniscalco: "Sulle tracce di Jack lo Squartatore"

Inizio ringraziando l'OscarVault per avermi permesso di leggere in anteprima il primo volume della quadrilogia di Kerri Maniscalco "Sulle tracce di Jack lo Squartatore" in uscita il 15 settembre. Ho evitato di leggere/vedere altre recensioni per far sì che le mie prime impressioni su questo primo volume non venissero compromesse. La trama risulta piuttosto lineare, ma sul finale non manca, di riservare al lettore, colpi di scena. Anno 1888 Londra, la giovane 17enne Audrey Rose Wadsworth,appartenente all'alta società; appassionata e studiosa di medicina legale, si troverà a indagare sulle misteriose morti attribuite a Jack lo Squartatore. Audrey viene presentata come un personaggio innovativo. Una ragazza schierata da parte delle donne, che cerca di coniugare l'essere raffinata e appassionata d'abiti con l'essere affascinata da ciò che è considerato troppo riprovevole e non adatto a una giovane donna dell'800 (cadaveri, sangue, arti amputati, organi asportati). Personalmente trovo il personaggio di Audrey Rose uno stereotipo ricco di cliché. La classica eroina del romanzo Young adult, acida al punto giusto, caparbia, incosciente, in lotta con l'autorità oppressiva paterna e con le leggi della società nella quale è cresciuta e i suoi ruoli preimpostati. Il co-protagonista, Thomas Cresswell, è bello da mozzare il fiato. Bello come del resto i vari personaggi del romanzo. Thomas affascinante, intelligente, ricco di famiglia è spaventosamente ricalcato sull'immagine di Sherlock Holmes, assuefatto dalla nicotina, con casa completamente a soqquadro e piena di arti amputati e sostanze sotto esperimento. Anche lui studia medicina legale con lo zio di Audrey e aiuterà la ragazza nelle indagini fino alla scoperta di una raccapricciante verità. Non può mancare l'aspetto romance, infatti fra i due, tra un battibecco e un altro, nascerà qualcosa di più che una semplice amicizia. L'edizione a cura della casa editrice presenta un ottimo lavoro a livello grafico e si nota che l'autrice abbia fatto molte ricerche e si sia molto appassionata alle vicende e ai personaggi reali. È rimasta fedele alle pratiche e terminologie mediche dell'epoca. Tutto sommato per quanto mi riguarda è un libro discreto, mi aspettavo molto di più, qualcosa di più originale, con molti più intrecci e con personaggi più strutturati che potessero subire una crescita nel corso dell'avventura, che questo non accada nei successivi? Con curiosità attendo il momento di leggere il secondo volume di questa saga sperando in un riscontro diverso. 

Immagine non di mia proprietà.






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