In fuga da Houdini di Kerri Maniscalco

Ringrazio ancora una volta l’OscarVault per avermi permesso di leggere e recensire “In fuga da Houdini” terzo volume della saga scritta da Kerri Maniscalco. In questo volume Audrey Rose e il suo fedele compagno Thomas si trovano a bordo della lussuosissima RMS Etruria diretti in America. Durante il viaggio un gruppo di artisti circensi allieterà la traversata, che si rivelerà un vero e proprio festival degli orrori. Audrey Rose sempre pronta a indagare e cogliere gli indizi cercherà di risolvere questi misteriosi omicidi. Personalmente ho trovato questo terzo libro poco interessante, prolisso, con molti personaggi e nessuno di loro particolarmente memorabile. C’è l’inserimento di un triangolo amoroso, peccato però che Mefistofele, almeno a me, sia una fotocopia di Thomas. È brillante, misterioso, affascinante, discendente di una famiglia nobile dal quale si è separato, carente nell’intuito il che lo discosta leggermente da Cresswell, però in fin dei conti tra l’uno e l’altro le differenze sono minime. Audrey in questo volume è più autonoma, si muove spesso sola nelle indagini oppure accompagnata da Mefisto o Liza, sua cugina, e ho apprezzato questa decisione dell’autrice. Non capisco la scelta del titolo, Houdini nel libro compare poco, conosciamo relativamente la sua storia e tutto sommato l’unico collegamento con lui è attraverso Liza, scappata in questa fuga d’amore diventando la valletta di quello che fu il più grande illusionista di tutti i tempi. Come sempre trovo che l’edizione italiana a cura della Oscar Mondadori sia splendida, rifinita nei dettagli.


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