Inizio ringraziando l'OscarVault per avermi permesso di leggere in anteprima l'ultimo volume della quadrilogia di Kerri Maniscalco "A caccia del diavolo" uscito il 10 Novembre, numero di pagine 480. Audrey Rose Wadsworth e Thomas Cresswell sono approdati in America dopo aver solcato i mari a bordo dell'Etruria. Arrivati a New York iniziano ad indagare su di un nuovo Jack lo Squartatore che semina il terrore ma dovranno anche fare i conti con vuole impedir loro di unirsi in matrimonio. Seguendo le tracce di questo spietato assassino si ritrovano a Chicago durante l'Esposizione Internazionale e proprio in questa città faranno nuove conoscenze e ritroveranno vecchi amici. Audrey Rose si troverà a dover affrontare, in un tensivo faccia a faccia, il tenuto omicida proprio nel suo Castello degli Orrori. Riusciranno i nostri abili protagonisti a risolvere il caso e coronare il loro sogno d'amore?
La Kerri Maniscalco si riconferma, a mio parere, come scrittrice alle prime armi o per lo meno poco esperta nello scrivere romanzi investigativi. Il famigerato assassino fa capolino quasi immediatamente nella narrazione ed è palese che sia lui il colpevole degli omicidi visto che per tutta la narrazione non ci saranno mai dei sospettati. Audrey Rose e Thomas per tutto il romanzo seguiranno delle piste, attraverso una specie di caccia agli indizi tra le pagine dei diari e fogli di giornali ma non seguiranno mai le tracce di un ipotetico sospettato. A mio parere questo ultimo romanzo potrebbe catalogarsi, più dei suoi precedenti, come romanzo rosa, poiché molto focalizzato sulla contrastata storia d'amore, sulla nascente passione
|
Gabriella Bujdoso artista |
fra i due giovani. Lo stile di scrittura è abbastanza acerbo, i personaggi peccano anche qui di una indagine introspettiva, di una crescita personale secondo una mia opinione. I luoghi e le descrizioni degli ambienti sono stati da me sinceramente apprezzati. In generale la quadrilogia scritta dalla Maniscalco, per me risulta scorrevole e di facile lettura, una lettura non impegnata, alquanto leggere e sicuramente adatta in funzione di svago per chi apprezza libri di questo genere. L'edizione a cura della casa editrice presenta un ottimo lavoro a livello grafico e si nota che l'autrice abbia fatto molte ricerche e si sia molto appassionata alle vicende e ai personaggi reali. È rimasta fedele alle pratiche e terminologie mediche dell'epoca. Complessivamente i libri che vedono protagonisti Audrey Rose e Thomas hanno del potenziale inespresso, ci sono delle buone idea, buoni propositi per comunicare messaggi importanti ma il tutto è stato trattato con superficialità, mi verrebbe da dire, partendo dai protagonisti stessi che risultano delle macchiette di loro stessi, personaggi quasi stereotipati ed è un peccato perché Audrey Rose, nello specifico, ci viene costantemente presentata come una donna forte, capace e femminista ma questa aura di modernità non viene strutturata nella maniera corretta facendo si che rimangano solo le buone intenzioni da parte dell'autrice e poco la messa in atto del tutto. Il voto che mi sento di affibbiare all'intera opera è pertanto di 2,5.
|
Non possiedo i diritti dell'immagine
|
Spero che la recensione vi sia utile. Grazie e alla prossima.
Commenti
Posta un commento