Collana: Oscar Moderni
Editore: Mondadori
Prezzo: 10,00 euro
Formato: Tascabile
Traduttore: Legati Igor
Pagine: 238
Romanzo autobiografico in cui l'autore e narratore si presenta con l'alias Jack Dulouz. Alla fine del libro è presente anche la poesia "Mare" scritta durante il soggiorno a Big Sur. Siamo negli anni '60 e Jack Kerouac ormai è uno scrittore affermato e di successo che si rende conto di quanto in realtà la condizione di popolarità non gli piaccia per nulla. Jack è quarantenne stufo di essere il "re dei Beatnik", irritato dal circo mediatico che avvolge la sua vita chiede in prestito la baita di Lawrence Ferlinghetti a Big Sur, in California. In "Big Sur", Big Sur è di per sé il primo obiettivo e rappresenta un rifugio per l'eroe. La capanna isolata sulla costa della California, tuttavia, non gli dona la pace tanto agoniata. Irrequieto, gravita su San Francisco, poi torna alla capanna con alcuni amici. Di nuovo torna a San Francisco per ridirigersi a Big Sur in un ultimo frenetico viaggio. In questo romanzo, Kerouac si rende conto di avere un serio problema con l'alcool e di non riuscire a stare troppo tempo senza poichè preda del delirium tremens che provoca in lui forti allucinazioni. Si rende conto di stare invecchiando e di come sia per tale ragione destinato a perire. Kerouac raggiunge il limite, qualcosa in lui si rompe, scivola nella follia, nella paranoia e paura e la presa di coscienza di non poter cambiare ciò che è diventato. La prosa è frenetica, bella e inquitante che ci mostra l'interiorità, l'odio verso se stessi, l'abnegazione e la dannazione di Kerouac.
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