Caravaggio è uno dei più grandi artisti di tutti i tempi, e uno dei più influenti. Portò la strada nel suo studio in nome di una pittura realistica lontana dalla raffinata bellezza del Rinascimento, di un’arte che trasforma in sacro anche le vite più squallide. Nei suoi quadri tutto grida che c’è solo il nulla in questo mondo di anime perdute, il cui unico ricorso è la Grazia, le cui vie sono enigmatiche. Nessun valore ai fini del sogno: il suo chiaroscuro è un appello nel senso più aspro al dolore. I suoi quadri trasudano compassione.
Come questa Madonna dipinta per la Chiesa di Santa Maria della
Scala a Roma. Praticamente priva di santità - a parte un alone sottile intorno
al capo - l'immagine provocò forti reazioni nel clero che la considerò indegna del luogo.
La Vergine è morta, e il dolore delle persone riunite intorno a lei lo
dimostra. I Carmelitani volevano una Madonna addormentata prima di ascendere al
cielo e ancor men che meno una povera donna, forse una giovane prostituta annegata
nel Tevere, con il corpo sgraziato, la testa reclinata, il braccio pendente, i
piedi gonfi e distesi e con indosso un semplice vestito rosso.
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