"Penso, dunque sono" o in latino "Cogito, ergo sum", questa citazione di René Descartes ( italianizzato in Renato Cartesio) è conosciuta in tutto il mondo come pochi altri principi della filosofia. ma cosa c'è di bello in questa laconica affermazione? "Penso, dunque sono" : questa è una certezza e di certezze non ce ne sono molte nella vita, aveva scritto Cartesio. Una domanda lo occupa: Che cos'è reale? Esistono davvero le cose che vediamo, annusiamo, ascoltiamo, tocchiamo? Non ne è affatto sicuro. Le percezioni sensoriali (ottenute tramite la vista, l'udito, l'olfatto, il gusto, il tatto) possono ingannarci. Ma Descartes si spinge oltre. Suppone il peggio per non cadere in trappola nella ricerca di certezze e lo chiama dubbio radicale: tutta la vita potrebbe essere un sogno e non c'è proprio niente? Io non esisto, non esistono altre persone, alberi e case, non esiste Dio? A questo punto mette una faccia al dubbio radicale e immagina un potente avversario, una figura del pensiero, uno spirito maligno, un demone che usa tutta la sua astuzia per ingannarlo. Questo demone può ingannarlo su una molteplicità di cose ma non può mai indurlo a dubitare di tutto. Non può indurlo a dubitare del pensiero perché anche il dubitare è un processo di pensiero. E per ogni atto di pensiero deve esserci qualcosa che lo compie. Questo qualcosa è l'io:
"Quando dubito, allora penso. E poiché penso, posso essere sicuro di esistere". Pensare e dubitare dà a Descartes la certezza dell'io: Ego sum, ego existo ( io sono, io esisto).
René Descartes: un profilo
Nome : René Descartes
Vita: dal 31 marzo 1596 all'11 febbraio 1650
Nazionalità : francese
Citazione : "Cogito ergo sum: penso, dunque
sono!"
Che si tratti di matematica, astronomia o filosofia, René Descartes era un ricercatore versatile. : "Meditationes de prima philosophia", 1641 . In questo lavoro ha concluso "cogito ergo sum" - "Penso, quindi sono". Prima di allora, aveva spiegato brevemente l'affermazione in francese nel "Discours de la méthode", 1637.
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