Con le sue trecce rosse, le lentiggini, le calze di colori
diversi, le scarpe più grandi dei piedi, le bugie impossibili,
la sua esilarante logica al contrario e la forza incredibile, Pippilotta Virtualia
Rolgardinia Succiamenta Efrasilla è nata nell'appartamento di
Astrid Lindgren (1907 - 2002) a Stoccolma negli anni ’40, mentre la figlia della scrittrice
svedese era costretta a letto, all'età di sette anni, malata di polmonite.
"Raccontami una storia!" supplicò. "Una
storia su cosa?" "Una storia su Pippi Calzelunghe."
Affamata di libertà, indipendenza e avventure, Pippi ha 9
anni e vive in una villa con la sua scimmietta, il suo cavallo, che tiene in
veranda, e una borsa di monete d'oro. È completamente autosufficiente, indossa abiti insoliti e cuciti da sè, con lei
non c'è "nessuno che le dica di andare a letto proprio quando si sta
divertendo di più e nessuno che le faccia prendere olio di fegato di merluzzo
quando ha voglia di mangiare mentine”.
Dorme con i piedi sul cuscino e la testa sotto la coperta, stende il pan di zenzero sul pavimento e non ha paura di rispondere agli adulti. Niente la turba, né essere sola, né i fantasmi, né le figure autoritarie che cercano di renderla quello che non è.
Quando va a scuola, nel suo primo e ultimo giorno, è solo per poter vivere anche lei le vacanze, ma non può andarci alle otto perché la scuola "non può iniziare così presto". Esce di casa alle dieci sul suo cavallo, giunge nel cortile della scuola al galoppo più sfrenato, lega il cavallo a un albero, mette a dura prova la pazienza della maestra che comincia a "giudicarla una bambina piuttosto rumorosa e fastidiosa" e poi disegna sul pavimento perché è il disegno di un cavallo e non ci sta tutto sul suo foglio di carta.
Sostiene di essere la figlia di un capitano di marina che ha trascorso la sua vita solcando i "vasti mari" fino a quando "durante un temporale era volato nell'oceano ed era scomparso". Pensando a suo padre, Pippi è convinta che sia approdato "su un'isola popolata di indigeni, sia diventato il loro re andandosene in giro tutto il giorno con una corona d'oro sulla testa".
"E appena il mio papà si sarà costruito una barca, mi verrà a prendere, e così diventerò la principessa di una tribù dei Mari del Sud".
Pensando che sua madre, morta quando lei era piccola, la guardi dall'alto attraverso un buco nel cielo, Pippi saluta e dice:
"Non preoccuparti. So badare a me stessa”.
Con il padre, Pippi ha viaggiato per il mondo e ha una storia da raccontare da
ogni paese che ha visitato. A Villacolle si muove con
assoluta indipendenza tra cassettiere piene dei tesori più affascinanti. È
generosa, difende gli oppressi e diverte i suoi amici malati facendo acrobazie
alla loro finestra. Ma Pippi non è solo divertente: riesce a rimettere le
bestie feroci e gli adulti al loro posto quando sono troppo arroganti. I suoi
migliori amici, oltre al cavallo e alla scimmietta, sono i figli dei vicini:
Tommy e Annika che vanno a scuola, rispettano ogni autorità adulta, sono iper-protetti
dai genitori, ma le cui vite vengono stravolte quando l’eccentrica bambina dalla inesauribile allegria e le bugie oltraggiose si
trasferisce nella casa accanto.
Ecco come Pippi prepara i pancake: "E poi tirò fuori
tre uova e le lanciò in aria. Una delle uova le cadde sulla testa e si ruppe,
facendole colare il tuorlo negli occhi. Ma le altre due le prese facilmente con
una casseruola". Aggiunge: "Ho sempre sentito dire che i tuorli d'uovo
fanno bene ai capelli", disse Pippi, asciugandosi gli occhi. "Aspetta
e vedrai, i miei capelli inizieranno a crescere come matti".
Critica, creativa, attenta, ribelle, dotata di straordinarie capacità di risposta e oratoria, Pippi non vuole crescere e vive una vita che molti bambini desiderano nella loro immaginazione: libera dalle regole e dalle norme sociali (come la pulizia, la frequenza scolastica obbligatoria, l'ordine, la cortesia e la subordinazione agli adulti) senza moralismi, piena di avventure e con una buona dose di coraggio. Pippi, la "piantagrane" che mette in dubbio cio che esiste senza lasciarsi limitare dalle convenzioni per intraprendere nuove strade, fa tutto ciò che i bambini "dovrebbero non fare" per inserirsi nel mondo degli adulti che li vuole ubbidienti, standardizzati e compiacenti alle aspettative dei grandi. Eccezionalmente forte e dotata di abilità straordinarie (come sollevare il suo cavallo e arrampicarsi come una scimmia), Pippi può invertire il rapporto di forza adulto - bambino. In un capitolo del primo libro di Pippi, due poliziotti arrivano per metterla in una casa per bambini e vengono coinvolti in un inseguimento farsesco sul suo tetto che culmina con lei che li afferra per la cintura e li ributta in strada. La polizia è così imbarazzata che decide di lasciarla in pace. Una bella storia e la più pura fantasia in una società in cui la più grande paura degli adulti è proprio il conflitto generazionale, la necessità della ribellione, la rivendicazione della propria specificità.
Circa l'autrice:
Lindgren è nata nel 1907 come Astrid Ericsson a Näs (Småland), dove, secondo le sue stesse dichiarazioni, ha trascorso un'infanzia felice nella fattoria dei suoi genitori. All'età di 18 anni, incinta del suo amico d'infanzia, deve lasciare il suo villaggio natale perché rifiuta di sposare il padre di suo figlio. Astrid va a Stoccolma per formarsi come segretaria mentre suo figlio Lars è affidato a una famiglia adottiva in Danimarca. Dopo aver conosciuto il suo futuro marito, Sture Lindgren, con l'aiuto dell'avvocato Eva Andén, particolarmente impegnata a favore dei diritti delle giovani donne, Astrid ritrova il figlio e si sposa nel 1931. La figlia Karin nasce nel 1934. Inizia a scrivere Pippi nel 1944 quando si decide di mettere su carta le storie di Pippi, come regalo di compleanno per la figlia. fin dall'inizio, l'autrice è consapevole che il personaggio da lei creato non corrisponde gli ideali dei libri per bambini e ragazzi dell'epoca. Lo si evince da una lettera che la Lindgren scrive all'editore Bonnier a cui consegna il suo manoscritto Pippi Calzelunghe:
Pippi
Calzelunghe è un essere "sovrumano" con le sembianze di un bambino,
inserito in un ambiente del tutto normale. Grazie ai suoi poteri fisici
soprannaturali e ad alcune altre circostanze, è completamente indipendente da
tutti gli adulti e vive la sua vita come preferisce. Negli scontri con i grandi ha
sempre l’ultima parola […]. Perché Pippi è in realtà un sogno irrealizzabile
per i bambini, per così dire. Bertrand Russell diceva che i bambini sognano
il potere proprio come gli adulti sognano il sesso. E Pippi ha il potere, può
fare tutto ciò che vuole. [...]
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