London Calling è ritenuta una tra
le più belle canzoni della musica punk-rock. Utilizzata in film come Agente 007- La morte può attendere e Billy Elliot, è stata ampiamente contestata
la scelta di farne una delle canzoni d'apertura delle Olimpiadi di Londra del
2012, ma perché? Scopriamolo insieme. London Calling è l'album con cui i Clash
si fecero conoscere, alla fine degli anni '70, anche negli Stati Uniti. Il
titolo, London Calling, richiama un
annuncio televisivo, come se con questo, la band volesse richiamare gente dai
paesi lontani; Il titolo dell'album dà anche il nome alla prima traccia, a tema apocalittico, che ritrae
una Londra in ripresa da una guerra mondiale. L’album è ricco di riferimenti alla
tossico-dipendenza ( Zombies of death), agli "incidenti nucleari" ma
anche a una nuova possibile Era Glaciale :"Sta arrivando l'era glaciale...il
sole sta precipitando I motori si fermano e il frumento avvizzisce. Un
errore nucleare...ma io non ho paura Londra sta annegando...ed
io... Io vivo vicino al fiume!" Quest'errore nucleare si
riferisce all'incidente del reattore di Three Mile Island, nel marzo del '79,
che rilasciò nell'aria piccole quantità di radiazioni, causando un
impoverimento nel terreno. C'è inoltre un accenno alla brutalità della polizia
che gli stessi membri della band avevano sperimentato. Il sotto
tema della canzone è certamente l'abuso di droghe e l'epatite, visto che
ai tempi dell'album, la maggior parte dei giovani era preda di esse: "Londra
sta chiamando gli zombie della morte. Molla la presa e tira un altro
respiro. Londra sta chiamando, capisce che non abbiamo raggiunto nessuna
altezza eccetto quella con gli occhi gialli". I Clash in questa
canzone, in questo album, variano in genere, utilizzano più strumenti e
moderano in modo differente la voce, utilizzano argomenti cari al genere punk,
senza però fare musica punk.
Tra gli avvenimenti più significativi dell'età moderna, l'invenzione della stampa, le rivoluzioni politiche, l'ascesa della borghesia, la rivoluzione scientifica, c'è la scoperta dell'infanzia. Philippe Ariès, storico francese in un suo libro pubblicato nel 1960, ha sostenuto che l'infanzia nasce con l'età moderna. L'infanzia nelle classi agiate comincia ad essere considerata con il Rinascimento e si afferma nel XVII secolo. Nei dipinti medioevali, per esempio, i bambini erano ritratti come piccoli adulti, con gli stessi abiti e persino lo stesso volto. Non erano mai raffigurati da soli segno che la loro individualità non è contemplata. Nella festa selvaggia di Brueghell i bambini mangiano e bevono in mezzo a uomini e donne che si rincorrono senza controllo. É solo in età moderna che compaiono i primi ritratti di bambini, da soli o in gruppo e con sembianze infantili, mentre giocano fra loro. Dunque nel medioevo l'infanzia era sostanzialmente ign
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