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La stanza di Giovanni - James Baldwind

Ancora una volta un libro edito da Fandango ma questa volta di tutt'altro genere (e menomale). Oggi parliamo de La stanza di Giovanni, anche conosciuto come La camera di Giovanni - Giovanni's Room, un romanzo scritto dall'attivista afroamericano James Baldwin pubblicato per la prima volta nel 1956. La versione della Fandango libri è stata tradotta da Alessandro Clericuzio nel 2017. 

In breve la trama.
Il libro segue la vita e le avventure sentimentali del protagonista americano David in Francia negli anni '50. David cerca di fare i conti con la sua sessualità dopo essersi innamorato di Giovanni, un barista italiano, ma cerca anche la sicurezza della sua relazione eterosessuale con Hella. 
Il romanzo si apre agli inizi degli anni '50 nel sud della Francia, dove il narratore in prima persona, David, beve per alleviare il dolore delle sue recenti perdite. La sua fidanzata, Hella, ha rotto il fidanzamento per tornare in America, e il suo amante, Giovanni, sarà giustiziato l'indomani mattina per aver ucciso il suo datore di lavoro, GuillaumeDa qui David ripercorre la sua giovinezza in America e i suoi ultimi anni in Francia.

Il romanzo si divide in due parti, nella prima David ripercorre la sua infanzia, il rapporto con suo padre e la zia Ellen. Racconta del suo primo incontro sessuale con Joey fino all'allontanamento dal ragazzo e il rifugio nell'alcol e nelle donne per mantenere segreta la sua natura. La seconda parte del racconto inizia due anni dopo il suo arrivo in Francia dove rimane stregato da Giovanni. David riesce a pensare solo a Giovanni, si trasferisce nella squallida camera dell'amante che diventa però una prigione per David e non un nido d'amore. 

Non voglio svelare troppo, è un libro interessante, si legge in un batter d'occhio, oltre ad essere piacevolmente scorrevole è breve. I personaggi caratterizzati magistralmente, tratta temi delicati (l'accettazione della sessualità, il rapporto servo - padrone) e pesanti ma senza rendere difficile la lettura grazie ad una scrittura elegante e mirata senza perdersi in manierismi.
Lettura assolutamente consigliata.
Alla prossima! 

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