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Platone e la Teoria delle Idee

 


La teoria platonica delle idee è una risposta a una domanda fondamentale della metafisica. Quale è la realtà ultima del mondo? L'universale? Secondo Platone è l’idea (eidos). Cos’è l’idea? L’ idea è ciò che si vede con gli occhi della mente è un archetipo, modello perfetto, unico ed eterno delle cose del mondo in cui viviamo. Esiste una idea di cavallo, di virilità, di bello. di bene, di triangolo, di quadrato e così via, ed esse sono sostanze perché realtà ultime del mondo.  Sono in un iperuranio, al di là del cielo e al di là della natura. Sono eterne perché esistono al di là dello spazio e del tempo, esistono prima delle cose particolari e separate da esse. Le idee sono molte (quindi, Platone è un pluralista poiché considera la realtà più di uno in numero) ma sono unità nella pluralità.  Le idee sono necessarie per l'esistenza di questo mondo fisico e lo spiegano. Il sensibile e il materiale derivano quindi dallo spirituale, dal metafisico. Il mondo delle idee è una realtà e il nostro mondo fisico ne è solo una copia, una ombra. Nel suo libro Repubblica, Platone fa riferimento all’allegoria della caverna per dimostrare la sua teoria. Nella caverna, un uomo è considerato completamente incatenato, non può muoversi dal suo posto. La luce del sole proveniente da dietro crea la sua ombra sul muro di fronte a lui. Poiché l'uomo non può muoversi dal suo posto, è in grado di vedere solo l'ombra e nient'altro che quello. Pertanto, considera l'ombra reale. Tuttavia, l'ombra è solo un'apparenza. La realtà è la luce del sole che viene da dietro. Lo stesso vale per il nostro mondo. Poiché vediamo continuamente questo mondo iniziamo a considerarlo una realtà. In realtà, la realtà sono le idee e questo mondo è una semplice ombra di idee, un pallido riflesso degli ideali universali. E se questo mondo materiale che possiamo percepire con i nostri sensi è mutevole e inaffidabile, il mondo delle idee è permanente e affidabile.  È reale (perché permanente) ed è fonte di conoscenza vera, eterna e immutabile. Acquisire conoscenza implica orientare le nostre anime lontano dal mondo sensibile (che è in continuo cambiamento) verso l’ideale. Le idee hanno quindi valore ontologico*, perché fondano la realtà, ma hanno anche valore gnoseologico* perché sono alla base del nostro modo di conoscerla. Sono i principi dell'essere e della conoscibilità delle cose che percepiamo con i sensi intorno a noi.

 Qual è il rapporto tra questo mondo e il mondo delle idee?

1)      Le idee sono con le cose in un rapporto di causa-effetto. Sono causa delle cose che sono effetto delle idee.

2)      Le idee producono le cose materiali per mimesi. Le cose sono come sono perché imitano le idee. (La sedietà è il modello ideale che l’artigiano imita nel momento in cui fa la sedia, il fiore imita l’idea di fiore…)

3)      Le cose e le idee stanno tra loro in un rapporto di metessi: le cose partecipano con /delle idee (Un uomo giusto partecipa dell’idea perfetta di giustizia, l’ha fatta propria…). Le cose del mondo fisico esistono solo nella misura in cui partecipano al mondo delle idee.

4)      Le idee sono presenti nelle cose per un rapporto di parusia: nella sedia c’è l’idea di sedia.

Platone non lascia dubbi sul fatto che solo i filosofi  sono in grado di riconoscere le Forme universali ed eterne, e solo quando un re - filosofo salirà al potere, i cittadini dello stato avranno l'opportunità di uscire dalla caverna e vedere la luce.

*L'ontologia è lo studio filosofico della natura dell'essere, del divenire, dell'esistenza o della realtà. 

*Gnoseologia la teoria filosofica della conoscenza: l'indagine sulle basi, la natura, la validità ei limiti della conoscenza.

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