Alice cominciava a non poterne più di starsene seduta
accanto alla sorella,sulla riva del fiume,senza far niente: un paio di volte
aveva dato un’occhiata al libro che la sorella stava leggendo, ma non c’erano figure
né storielle, “e a che serve un libro” pensò Alice, “se non ha figure né storielle?”.
Cominciò allora a considerare tra sé (per quanto era possibile, perché la
giornata molto calda la faceva sentire assonnata, intontita) se valesse la pena
alzarsi e raccogliere un po’ di margherite, tanto per il piacere di intrecciare
una coroncina.

Quand’ecco che improvvisamente le passò accanto di corsa un Coniglio Bianco con gli occhi rosa. La cosa non le pareva avere in sé nulla di speciale; e Alice non pensò che fosse poi tanto strano sentire il Coniglio che diceva tra sé: “Santo cielo! Santo cielo! Arriverò in ritardo!... Tuttavia quando il Coniglio tirò fuori un orologio dal taschino del panciotto, lo guardò, e poi riprese a correre, Alice saltò in piedi...lo rincorse per il prato e fece appena in tempo a vedere che si infilava in una grossa tana, sotto la siepe.
Citazioni tratte da Alice nel paese delle Meraviglie di Lewis Carroll.
Illustrazioni di Helen Oxenbury.
bellissime le illustrazioni...
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