E osservando attentamente la sua epoca e la società nella quale viveva, l'inglese John Ruskin (1819-1900) scrisse così:
Al giorno d'oggi facciamo di tutto per separare queste due cose: vogliamo un uomo che pensa sempre e un altro che lavora sempre; uno lo chiamiamo gentiluomo, l'altro operaio. Invece l'operaio dovrebbe spesso pensare e l'intellettuale spesso lavorare, e sarebbero entrambi gentiluomini, nel senso migliore.
Al giorno d'oggi facciamo di tutto per separare queste due cose: vogliamo un uomo che pensa sempre e un altro che lavora sempre; uno lo chiamiamo gentiluomo, l'altro operaio. Invece l'operaio dovrebbe spesso pensare e l'intellettuale spesso lavorare, e sarebbero entrambi gentiluomini, nel senso migliore.
Così come stanno le cose, li rendiamo cattivi entrambi: l'uno invidia, l'altro disprezza il fratello; l'insieme della società è fatto di intellettuali malsani e operai miserabili
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