Dal libro al film: Carrie-Lo sguardo di Satana.

Prende molto sul serio la religione tanto da portare e leggere la Bibbia ovunque, Margaret White è una donna ossessionata dal peccato al punto da ritenere peccaminoso anche il rapporto sessuale all'interno del matrimonio. Quando una notte suo marito Ralph tenta di sedurla, lei reagisce allontanandolo da casa per poi sottostare al volere dell'uomo, in preda ai fumi dell'alcol, in un rapporto vissuto come uno stupro, tra piacere e ribrezzo. Frutto di  questo rapporto sessuale con il marito fuori dalle "regole", Carrie viene vissuta da sua madre come una vergogna, una colpa da estirpare. Nei confronti della bambina, Margaret è opprimente e tirannica. Reagisce con attacchi selvatici, sproloqui e offese, la  isola all'interno di un armadio da cucina dove "pregare Dio per il perdono" ogni qualvolta la trova impegnata in attività che lei considera, patologicamente, peccaminose (come una volta in cui la trova  intenta, a soli tre anni, a conversare con una vicina  di casa che prendeva il sole in giardino in bikini). Margaret White tenta anche di uccidere Carrie quando scopre che la figlia ha dei poteri telecinetici che cominciano a manifestarsi dopo poco tempo dalla nascita e che vengono intesi come inequivocabile segnale della presenza di Satana. E quando dopo l'ennesimo rimprovero sulla casa dei White si abbatte una pioggia di pietre che nessuno riesce a spiegare, Margaret sa cosa realmente sia successo. Insegnando a sua figlia che tutto è peccato, castigandola e rimproverandola costantemente, la madre ne impedisce lo sviluppo fisico e psicologico. Goffa e per nulla piacente, Carrie è una "outsider", maltrattata e presa in giro dai compagni di ogni scuola frequentata; è una bambina/adolescente che affronta da sola i passaggi delicati della vita. A sedici anni scopre in maniera traumatica che le ragazze hanno il ciclo e tenta di ribellarsi al controllo ossessivo della madre affermando la volontà di andare al ballo scolastico di fine anno convinta che per lei rappresenti un nuovo inizio. Ma i compagni di scuola tramano uno scherzo brutale ai suoi danni ed ecco allora che Carrie perde la pazienza e usa il suo potere per farsi "giustizia", per vendicarsi.
Nel 1976 Brian De Palma diresse Piper Laurie  e Sissi Spacek nel riuscitissimo Carrie - Lo sguardo di Satana, pellicola di successo in cui le vicende legate all'insana crescita di Carrie sono sostanzialmente dovute ai disturbi mentali di Margaret e alla sua religiosità estrema. Nel 2013 la regista Kimberly Peirce, dichiarata fan di Stephen King, tenta un remake del classico di De Palma adattandolo alla evoluzione dei tempi. Ritornano sulle scene i turbamenti dell'adolescenza, il male che alberga anche nei cuori delle persone comuni,  il delicato rapporto madre-figlia, e sostanzialmente la  madre- incubo per eccellenza: la madre-inferno, psicopatica, manipolatrice e sadica.





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