Dopo tanto tempo, ho riscoperto
il piacere di ascoltare. Come quando ero piccolo e mia madre mi raccontava la
vita dei suoi antenati. “Così non muoiono” mi diceva. E mi sussurrava una delle
storie della nonna. Come quella delle lucciole con cui aveva riempito la sua
stanza per trasformarla nel cielo di una notte d’estate. Ci ripenso spesso.
Forse perché, tutto sommato, mi piacerebbe averlo inventato io un racconto come
quello.
Il silenzio degli alberi
Il violinista Hymer Andreas
arriva in una città assediata per un concerto e per recuperare Amela Jensen, un
amore mai sopito eppur sospeso, che si rifiuta di vederlo. In questa città c’è anche Ernest Bolsi, che, sfidando le bombe, continua
a dirigere il Museo della musica, e che aiuterà Andreas ad accettare il suo passato e a comprendere la
misteriosa scomparsa di sua madre, Sophie Kesner. Le storie intrecciate di
questi quattro personaggi si alternano alle
lettere che i visitatori del museo
scrivono a familiari e amici per portarli a conoscenza della loro situazione. Come se fosse il coro di una tragedia, le loro voci, che si alternano al
silenzio del passato, riflettono le emozioni, la capacità di sopravvivere e di
combattere, la miseria quotidiana di chi deve affrontare la morte con l'unica
arma che gli rimane a disposizione: la voglia di vivere. Il silenzio degli
alberi è un romanzo che spiega come la bellezza possa sopravvivere alla guerra, come in situazioni estreme, le persone sono in grado di produrre le cose più
abiette, ma anche quanto v’è di più
nobile. È una discesa negli inferi dell'anima umana, in quell'intimo da cui sgorga anche la sua luminosità. Tre anni di duro lavoro per estrarre pepite poetiche dall'orrore. Con uno stile sobrio, Eduard Marquez ha sviluppato una rilettura in
chiave contemporanea del mito di Orfeo: una bella parabola sul potere della
musica e la forza dell'amore.
Scrivono di Marquez che è meticoloso
e perfezionista e che progetta le sue
opere con riga e compasso, con la stessa cura e la precisione con cui un sarto
produce pantaloni. Ama la musica e nei
suoi libri cerca sempre di tenere il tempo in modo che la storia non perda
vigore. Bozza dopo bozza, parola per parola controlla che non vi siano ripetizioni e cacofonie. Accetta
suggerimenti, commenti, ritocchi e finiture.
A proposito de Il Silenzio degli
alberi, Marquez ha dichiarato: “Non voglio che il mio romanzo colleghi il lettore
a Sarajevo: la città “fantasma” ben avrebbe potuto essere Leningrado, Grozny,
Bassora o Betlemme. Tuttavia, avendo bisogno di un referente per sapere come è
un assedio dal vivo, ho deciso di andare lì con due amici a respirare gli
effetti della guerra, per parlare alla gente e umanizzare il materiale
bibliografico raccolto”.
Finalista Premio Llibreter 2004
Librerie Catalane
Titolo: Il silenzio degli alberi
Autore: Eduard Marquez
Casa editrice: Keller editore
Prezzo: € 13,00
Autore: Eduard Marquez
Casa editrice: Keller editore
Prezzo: € 13,00
fonti: http://www.eduardmarquez.com/
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