Carrie di Stephen King
Sa come dosare la suspance
Stephen King autore di libri horror di
successo a partire da Carrie del 1974.
È ansia che fa palpitare il
cuore e sudare quella che riesce ad evocare nei suoi scritti, un sentimento di
apprensione che diventa paura riguardo agli eventi. Nato nel 1947 nel Maine,
King nel creare la suspance segue sempre tre passi: prima fornisce indizi su
qualcosa, un pericolo che possa incuriosire il lettore e metterlo in uno stato
di agitazione; poi applica la tecnica del richiamo, cioè la ripetizione dell’elemento
di pericolo; infine porta la suspance al culmine nel momento della risoluzione.
Anticipazioni, richiami,
climax ed ecco che la suspance ci accompagna
per molte pagine fino alla risoluzione finale. King sa bene come tenere il
lettore sospeso sulla corda fino alla rivelazione dell’orrore.
Il romanzo che lo ha reso popolare al pubblico dei lettori è Carrie.
Carrie, un' adolescente frustrata dalla madre, una cristiana
fondamentalista, è una emarginata sociale, complessata, goffa e incapace
di difendersi dalle angherie delle compagne, che quando scopre di avere poteri
telecinetici decide di vendicarsi delle umiliazioni subite nell'ambiente
scolastico e dell’ostracismo che la
città ha usato nei suoi confronti.
Leggiamo l’incipit
Notizia di cronaca riportata dal
settimanale Enterprise di Westover (Maine) il 19 agosto 1966:
PIOGGIA DI PIETRE
Ci viene riferito che una pioggia
di pietre è caduta dal cielo perfettamente sereno su Carlin Street, nella
cittadina di Chamberlain, il 17 agosto. Diverse persone ne sarebbero state
testimoni. Le pietre sono cadute sulla casa della signora Margaret White,
rovinando gravemente il tetto e sfondando due grondaie e un tubo di scolo per
un danno di circa 25 dollari. La signora White, vedova, abita nella casa di
Carlin Street con la figlioletta di tre anni, Carrie.
Non si hanno commenti diretti, perché non è stato possibile avvicinare la signora White.
Non si hanno commenti diretti, perché non è stato possibile avvicinare la signora White.
Nessuna delle ragazze fu
realmente sorpresa quando accadde: non realmente, non nel subconscio, dove
allignano le cose oscure. In superficie, le ragazze nella sala docce erano
eccitate, sconvolte, indignate, disgustate, o semplicemente contente che quella
merdosa della White l'aveva presa in quel posto un'altra volta.(Traduzione: Brunella Gasperini)
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