Argéman di Fabio Pusterla

“Vento d’altura, cieli a perpendicolo.
Il mattino oggi è una lastra di vetro verticale
da cui cadono cose.”

A quattro anni da Corpo Stellare, la nuova raccolta poetica di Fabio Pusterla: Argéman

“Argéman” significa lingua di neve perenne ma è anche il nome di un fiore purpureo del deserto e di un piccolo villaggio in Palestina, che dalle alture guarda il Giordano. Terra bruciata, muri, territori nemici, distruzione, catastrofe si connettono a  richiami lontanissimi di neve alpina, di luce, candore, speranza di un oltre e sabbia orientale. Nel dialogo muto e profondo tra la poesia (che secondo l’autore non può che essere etica) e i lettori si aprono piccole porte dove i affacciano volti, paure, domande che lacerano e mani da stringere. E se in Corpo Stellare, sua precedente raccolta poetica, era l’armadillo a insegnarci a resistere e sperare camminando controvento, in Argéman è la libellula, con il suo volo franto, ora leggero e veloce ora immobile, messaggera dei cieli e degli stagni, a “negare l’ovvio e  a schiuderci un’altra più segreta geometria”.
Un noto artista ticinese, Luca Mengoni, ha immaginato la libellula per la copertina del nuovo libro di Pustrela e l’ha realizzata con una tecnica antica.
La stamperia d’arte Lafranca di Locarno stamperà su carta pregiata le cento calcografie, numerate e firmate dall’autore, che accompagnano la tiratura di testa del volume.


In libreria dal 18 settembre 2014
Fabio Pusterla
ARGÉMAN
gli Alianti

240 pagine, 16 euro
Marcos y Moarcos




Pluripremiato (Premio Napoli e Premio svizzero di letteratura solo nel 2013), tradotto in molte lingue, Fabio Pusterla ( Mendrisio 1957-) è uno dei più apprezzati poeti contemporanei in lingua italiana. La sua prima raccolta di poesie, Concessioni all'inverno, nel 1985, suscita il consenso immediato di critici  e poeti. 

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