Circe di Madeline Miller

Traduttore: M. Magri

Editore: Marsilio

Collana: Universale economica Feltrinelli

Formato: Tascabile

Pagine: 416 p., Brossura 

La storia si apre con la nascita di Circe figlia di Elios e prosegue con il suo successivo esilio sull'isola di Eea, situata nel Mar Tirreno, riprendendo i riferimenti geografici dell'Odissea. Circe trascorre una infanzia priva di amore genitoriale e fraterno, considerata da tutti non simile ad una creatura divina, Circe si contraddistingue dai suoi simili per le sue fattezze quasi umane e inoltre per il suo verso le vite degli esseri umani considerandoli creature degne di rispetto e meritevoli. Quando scopre di possedere poteri magici e rivela la sua natura alla sua famiglia viene da tutti considerata un mostro ed esiliata. Sull'isola di Eea Circe inizia a studiare e comprendere l'uso della magia, su come poter potenziare e sfruttare al meglio i suoi poteri. Riesce attraverso misture, dette pharmaka, a tramutare le persone in animali, come ci viene mostrato nel corso dell'intero romanzo. Circe si serve di tale pozione per difendersi, difendersi dagli uomini che approdano sulla sua isola, che dopo essersi sfamati approfittano di lei. Durante la sua vita fa la conoscenza di molte figure maschili, positive ma anche estremamente negative. "Circe" di Madeline Miller, è un libro femminista, Circe vive in un mondo dominato dal maschile, considerata oggetto, inferiore in quanto donna. Circe si sottrae a tutto ciò, sulla sua isola diventa padrona di sé e della propria vita, cresce, matura diventando sempre più potente decidendo attivamente quella che sarà la sua sorte. Ne consiglio vivamente la lettura.



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