FAVOLE PER L'INFANZIA: IL LATO OSCURO DI BEATRIX POTTER

 

C'è molto interesse su chi mangia e chi viene mangiato, nel mondo di Beatrix Potter la celebre creatrice dei personaggi di Peter Rabbit, Jemima Puddle-Duck e Mrs Tiggy-Winkle (solo per citarne alcuni). Nella primissima pagina del suo primo libro, Peter Rabbit si allontana da casa e la mamma si raccomanda di non avvicinarsi al giardino di Mr. McGregor dove, ed ecco che pronuncia il terribile avvertimento: “tuo padre ha avuto un incidente; è stato messo in una torta dalla signora McGregor”. 


Jemima Puddle-Duck è un personaggio dolce ma del tutto ingenuo. Ha bisogno di trovare un posto tranquillo dove covare le sue uova e così accetta l’aiuto da parte di un gentiluomo, dalla coda fulva e i baffi color sabbia, incontrato nel bosco e lo segue a casa sua. Il lettore sa bene che il gentiluomo è una volpe e che vuole mangiarla con un ripieno di erbe aromatiche e cipolla, ma la povera Jemima è semplicemente grata e un po' stupita per l'attenzione.



Ne La storia di Samuel Whiskers o la torta farcita il gattino Tom Kitten, un gattino dispettoso e disobbediente,  si perde nei luoghi nascosti di "una vecchia, vecchia casa, piena di armadi e passaggi". Viene catturato e trasformato in un rotolo di salsiccia, avvolto nella pasta frolla da due topi dall'aria trionfante che pregustano una cena particolarmente splendida.




Zia Pettitoes, una matriarca suina, manda nel mondo la sua fastidiosa prole. Pigling Bland, uno dei suoi figli viene accolto da un amichevole contadino, Piperson, che però progetta di trasformarlo in pancetta e prosciutto.  Il nostro giovane eroe svela il suo piano e fugge insieme a una bellissima scrofa chiamata Pig-wig che Piperson ha rubato per trasformarla in pancetta. Alla fine ballano di gioia: maiali liberi a Westmoreland!





Gli animali spesso ci fanno pensare a scene bucoliche, quasi ma non del tutto… 

Tom Kitten racconta la storia di tre gattini dispettosi, Tom, Mittens e Moppet, mentre indossano i loro abiti migliori. La madre molto rigida, Tabitha Twitchitt, li pulisce e li veste, poi li manda fuori in giardino con l'ammonizione di non sporcarsi. Li avverte di rimanere puliti e in ordine, poiché stanno per incontrare la loro cugina per il tè. Tuttavia, i gattini dispettosi hanno in mente altri piani. Nel giro di pochi minuti, non solo si sporcano, ma si ritrovano nudi nella polvere, mentre alcune anatre ladre scappano con i loro vestiti. La madre scesa in giardino trova i suoi tre figlioli sul muro. Offesa li schiaffeggia, li riporta a casa e li manda al piano di sopra. Dice a sua cugina che i tre gattini sono a letto perché hanno il morbillo. Ma i gattini continuano a scatenarsi in camera da letto, disturbando ciò che Potter chiama “the dignity and repose of the tea party”. Il lettore che finirà il libro di sicuro immaginerà non che il sovversivo Tom ha trionfato ma che un triste destino sarà riservato a lui e alle sue sorelle  quando la mamma salirà le scale dopo che il suo tea party è stato rovinato.




 E che dire di Tom Thum e Hunca Munca i due topolini protagonisti di La storia di due topini cattivi che irrompono  nella casa di due bambole, ma quando scoprono che tutto il cibo che cercano di mangiare è fatto di gesso perdono la pazienza e devastano tutto? Quando le due bambole tornano da una passeggiata in carrozzina sono sconvolte nel vedere la casa in così gran disordine. La bambina proprietaria della casa delle bambole allora pensa di collocare una bambola vestita da poliziotto davanti all’ingresso principale. La sua tata più efficacemente, suggerisce una trappola per topi. Il libro si conclude con uno dei topi cattivi, Hunca Munca, che pulisce quotidianamente la casa delle bambole prima che chiunque altro si svegli per fare ammenda. Nutkin è uno scoiattolo coda rossa che, al contrario di suo fratello Twinkleberry e dei tanti cugini, rifiuta di portare doni in cambio di noci per l’inverno al Vecchio Bruno (un gufo che vive su un’isoletta piena di alberi di nocciolo) che invece prende in giro senza pietà, fino a quando gli viene mozzata la sua folta coda. Il cugino di Peter Rabbit, Benjamin Bunny, è stato un personaggio molto popolare sin dalla prima pubblicazione di The Tale of Benjamin Bunny nel 1904. Benjamin Bunny e suo cugino Peter Rabbit si avventurano nel giardino del signor McGregor per recuperare i vestiti che Peter ha perso lì in una precedente avventura. Trovano la giacca blu e le scarpe marroni su uno spaventapasseri, ma Peter è preoccupato di indugiare in giardino a causa della sua precedente esperienza. Benjamin si sofferma però a raccolgiere cipolle, che spera di regalare a sua zia vedova, la madre di Peter. Girando un angolo, Peter e Benjamin vedono un gatto e si nascondono sotto un cestino, ma il gatto si siede sopra il cesto intrappolando i due cugini per ore. Il padre di Benjamin entra nel giardino in cerca di suo figlio. Fa scendere il gatto dal cestino e lo chiude nella serra, poi salva i due sfrontati coniglietti e li punisce  per essere andati nel giardino del signor McGregor frustandoli con un bastone che ha con sè. 








Altro che Arcadia edoardiana...

Questo è ciò che il mondo di Beatrix Potter è sempre stato, da quel momento nel 1902 quando pubblicò la sua prima storia sugli animali: un manuale per orientarsi in un mondo oscuro in cui ha senso sentirsi impotenti e impauriti, non ha senso rivolgersi a "legislatori" adulti per mettere le cose a posto e non sempre c'è il lieto fine. Gli animali di Potter possono essere antropomorfi al punto da fumare la pipa, ma non c'è mai stato nulla di sentimentale nell'atteggiamento di Potter nei confronti degli animali e la ferocia della natura non è mai lontana. Anche il sadismo dell'autrice alquanto spietata, a esempio, nella descrizione della stupidità di Jemima Puddle-Duck  mentre raccoglie le stesse erbe con cui "il gentiluomo color sabbia", l'astuto Mr Tod, spera di rimpinzarla. Il fatto che questi libri abbiano come protagonisti maialini, coniglietti, scoiattolini, anatre in cuffia, non aiuta minimamente: l'autrice era meravigliosamente concreta riguardo alla crudeltà della natura (come luogo di incessante competizione) e alla spietatezza umana. Eppure per gli 80.000 visitatori che ogni anno visitano la casa – studio, Hill Top, i cui interni appaiono in molti libricini di Beatrix Potter (Hill Top era a esempio la casa di Tabitha Twitchitt, di Tom Kitten e delle sue sorelle Moppet e Mittens) rappresenta un ritorno nostalgico al confortante mondo dell’infanzia. 













 



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