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Cimbelino

 

Ritenuta non una delle migliori opere del Bardo, definita da George Bernard Shaw "Una spazzatura di infimo ordine melodrammatico", la tardiva tragicommedia di Shakespeare, Cimbellino, scritta nel 1609 o nel 1610, dopo Antonio e Cleopatra e Coriolano, otto anni dopo Amleto e un paio d'anni prima de La Tempesta, è un miscuglio di personaggi e situazioni già viste. Un guazzabuglio a lieto fine con bambini rapiti, una matrigna cattiva che fa concorrenza a Biancaneve, pozioni avvelenate, un cadavere senza testa, uno Iago in miniatura, una principessa che sfida il padre sposandosi contro la sua volontà, un amante esiliato, un'eroina travestita e la notevole incapacità di tutti di riconoscersi a vicenda, nonostante i leggeri travestimenti. Forse Shakespeare voleva accontentare i gusti di un pubblico che cambiava con i tempi? Forse voleva risollevare le sorti della sua compagnia teatrale (i King's Men)  e gli incassi? Forse, giunto quasi alla fine della sua carriera, voleva condensare ogni sua commedia e tragedia in una unica gigantesca ed esagerata tragico - storica - comica produzione?



Cimbellino non è sicuramente un’opera per i razionalisti. Samuel Johnson (scrittore inglese che nel 1765 pubblicò un'edizione critica delle opere di William Shakespeare) ne sottolineò la “imbecillità irresistibile”. Ma, sebbene l'opera sia una sfida per ogni regista per il suo folle miscuglio di trame, fiabe (Biancaneve e La Bella Addormentata), allusioni a divinità e imperatori romani, scene di battaglia attentamente coreografate, storia romana, cavalieri medievali, storia della Britannia, Roma classica, Italia rinascimentale e l'ascesa dall'alto niente meno che di Giove, funziona a teatro. In parte per il suo linguaggio, che domina incontrastato,  in parte per il personaggio di Imogene, che tra i tanti personaggi sbiaditi e convenzionali, il critico inglese definì "l'anima della bellezza, dell'onore e della fede", in parte per il senso di stupore che è capace di generare pubblico quando il finale denso di rivelazioni rimette a posto il filo del discorso. Eh si, la più indisciplinata tra le opere di Shakespeare è proprio irresistibile.

  



Trama

Cimbelino è il re di Britannia quando Cesare Augusto è imperatore di Roma. Ha una figlia, Imogene, e due figli maschi, rapiti durante l'infanzia. Decide che sua figlia, Imogene, debba sposare il suo orribile figliastro, Cloteno, ma quando  scopre che Imogene è segretamente sposata con un altro uomo, Il suo pupillo plebeo, Postumo, istigato dalla regina ne bandisce il marito. 

Esiliato a Roma, Postumo incontra Iachimo e scommette con lui sulla sua capacità di sedurre Imogene. Arrivato in Britannia, Iachimo si rende conto della sua incorruttibilità, ma, nascondendosi nella sua camera da letto, si procura false prove e dettagli intimi che convincono Postumo che sua moglie sia infedele.

Postumo invia una lettera in cui ordina al suo servo Pisanio di uccidere Omogeneo per punirla della sua infedeltà  ma Pisanio, convinto della sua innocenza, le consiglia invece di fuggire dalla corte travestita da uomo. In Galles, Imogene/Fedele incontra i suoi fratelli, Polidoro e Cadvalo, rapiti vent'anni prima dal nobile esiliato Belario che ha assunto il nome di Morgan, e stringe amicizia con loro. Cloteno insegue Imogene in Galles indossando i panni di Postumo, determinato a violentarla e a ucciderla. Invece, Cloteno viene ucciso da uno dei fratelli di Imogene e il suo corpo decapitato viene adagiato accanto a Imogene, che ammalata ha assunto una pozione datagli da Pisanio che la fa sembrare morta.

In realtà la pozione è stata commissionata dalla regina al medico di corte. Doveva contenere veleno (al pubblico viene detto che la scatola contiene in realtà una pozione soporifera che simula la morte) e andava consegnata a Pisanio, spacciandola per una medicina utile. La speranza della regina era che, con la morte del fedele servo di Postumo, Pisanio, Imogene fosse meno propensa ad aggrapparsi al suo amore per Postumo e disposta a sposare Cloteno.

Quando Imogene si risveglia dal sonno, si ritrova distesa accanto a un cadavere decapitato, con indosso gli abiti del marito. Piange la sua sorte e l'apparente morte del marito.  

In quel momento, giunge l'esercito romano e il generale romano Caio Lucio prende Imogene travestita da Fedele nel suo esercito, sotto la sua ala. I romani stanno invadendo la Britannia a causa del mancato pagamento  da parte di Cimbelino del tributo che deve a Roma.

Postumo, che si è pentito della decisione di far uccidere Imogene, vuole punirsi cercando la morte in battaglia. 

In che modo riusciranno a ricongiungersi i due amanti per amarsi completamente in modo maturo?


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