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Il Conte di Monte Cristo

  Se la vendetta è un piatto che va servito freddo, allora Edmond Dantès, alias il Conte di Montecristo, è senza dubbio colui che ha creato una delle ricette più elaborate. Rappresenta uno dei pochi personaggi immaginari capaci di incarnare la legge del taglione pazientemente, con metodo, diligenza, compostezza e crudeltà contro coloro che falsamente lo accusano di complottare con Napoleone per rovesciare Luigi XVIII durante la Restaurazione borbonica, quando Bonaparte, dopo essere fuggito dall'esilio all'Elba con l'aiuto di una complessa rete di sostenitori noti come bonapartisti, marcia su Parigi in quella che sarebbe stata chiamata la Guerra dei Cento Giorni. Scritto da   Alexandre Dumas  in collaborazione con Auguste Maquet, originariamente come romanzo a puntate, Il Conte di Monte Cristo fu pubblicato sul Journal des Débats, un quotidiano francese, dal 28 agosto 1844 al 15 gennaio 1846.   Fu poi pubblicato come romanzo completo nel 1846.  Da ...
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Strozate. Un saggio filosofico

  Una delle caratteristiche più salienti della nostra cultura è che ovunque si guardi, ci sono stronzate e ancora stronzate. E con l'avvento dei social media, dove l'impressione è tutto e la verità conta poco, non è esagerato dire che stiamo annegando in un mare di stronzate. Non è una esagerazione riconoscerlo e dire che le persone si sono così assuefatte a esse da accettarle come realtà. Insomma, le stronzate sono diventate verità e la natura stessa della verità è stata alterata a livello molecolare. Le stronzate sono la stessa cosa delle bugie? La risposta è no, perché le stronzate non hanno a cuore la verità. Questo è quanto sostiene il professore Harry G. Frankfurt nel suo saggio di filosofia morale Stronzate, Un saggio filosofico (titolo originale: On Bullshit )  in cui definisce la stronzata e la distingue dalla menzogna. Entrambe travisano la verità, ma con intenzioni completamente diverse.   Mentre il bugiardo è "qualcuno che deliberatamente promulga una ...

We have always lived in the castle -Abbiamo sempre vissuto nel castello- di Shirley Jackson: una storia di alienazione.

"Le case non sono spazi sicuri nella narrativa di Shirley Jackson , ma sono palcoscenici di sconvolgimenti. Rispecchiano sia la vulnerabilità dei loro inquilini che i loro peggiori impulsi". Nel suo ultimo e più grande romanzo, We Have Always Lived in the Castle ( Abbiamo sempre vissuto al castello ) scritto agli inizi degli anni '60, Jackson mette in primo piano due donne alienate, diverse tra loro ma complementari, intrappolate dalle proprie paure e dall'ambiente circostante, così terribilmente sole nella loro alterità, colte nel processo di disintegrazione del loro io, attraverso la lente del trauma. Crea inoltre un certo archetipo di narratore di cui non ci si può e non si deve fidare: un motivo così popolare nella letteratura di oggi. Incipit: " Mi chiamo Mary Katherine Blackwood. Ho diciott’anni e abito con mia sorella Constance. Ho sempre pensato che con un pizzico di fortuna potevo nascere lupo mannaro, perché ho il medio e l’anulare della stessa lungh...

Disturbo dissociativo d'identità: La Casa delle Anime di Matt Ruff

  Le molteplici sfaccettature del carattere hanno affascinato a lungo la letteratura.  Lo strano caso del Dr. Jekyll e Mr. Hyde del 1866 consacrò l'autore, Robert Louis Stevenson, alla fama letteraria, ed ebbe un impatto emotivo notevole sul pubblico, esaminando che cosa succede quando si perde il controllo di una parte di sé. Toccò qualcosa che tutti possiamo immaginare, perché sappiamo che esistono diverse versioni di noi stessi. A un livello semplicistico, potrei essere infastidita dal mio io di ieri per aver litigato con la mia migliore amica e aver lasciato il mio io di oggi a scusarsi. Potrei essere furiosa con il me del mese scorso per non aver studiato abbastanza, lasciando il me di questo mese a dover recuperare in vista dell’esame. Eppure il classico di Stevenson è, in sostanza, una presentazione romanzata (e non un’osservazione scientifica) di un caso estremo di DID (disturbo dissociativo di identità): un rispettabile gentiluomo vittoriano e un mostro b...

Hallowe'en Party di Aghata Christie

Halloween è alle porte e un libro reclama la nostra attenzione. Si tratta di Hallowe'en Party della madrina della narrativa poliziesca Agatha Christie, tradotto in italiano come Poirot e la strage degli innocenti e pubblicato nel 1969. Tradizionalmente, la maggior parte di noi ha famigliarità con i libri della Christie le cui cifre di vendita li collocano tra i più popolari della scrittrice inglese: Assasinio sull'Orient Express, Dieci piccoli indiani, Assassinio sul Nilo, l' Assassinio di Roger Ackroyd. Hallowe'en Party, anche se meno noto, crea un'atmosfera agghiacciante e piena di suspance perfetta per Halloween. Include, inoltre tra le sue pagine, un personaggio ampiamente considerato un alter ego letterario della Christie: Ariadne Oliver, scrittrice di gialli e amica di Hercule Poirot, lei cui osservazioni  intuitive aggiungono fascino alla risoluzione del crimine. Trama: La famosa scrittrice di gialli Ariadne Oliver, in visita alla sua amica Judith Butler nell...

Il rogo di Giordano Bruno

Nel Rinascimento, Giordano Bruno (Nola 1548 - Roma 1600 ) parlò di multiverso nello spazio infinito ribaltando completamente la cosmologia cristiana dell'epoca di un universo finito. Basava la sua teoria su un principio metafisico, il cosiddetto principio di pienezza , per cui un Dio infinito doveva necessariamente creare un universo infinito uniformemente riempito di infiniti mondi abitati, ed essere presente in ognuno di essi. D'accordo con Copernico (astronomo polacco che nel XVI secolo affermò che la Terra non era il centro dell'universo) sosteneva la teoria eliocentrica. Ma Bruno non aveva interesse per gli aspetti scientifici del lavoro di Copernico. Il filosofo nolano non era uno scienziato anche se la sua condanna al rogo a opera della Santa Inquisizione, negli ultimi anni gli ha fatto guadagnare la reputazione di primo martire della scienza moderna. Eppure pochi al di fuori dell'ambiente accademico leggono ora i libri di Bruno. Nella sua Filosofia Naturale , Br...