In un’epoca in cui la parola “classe” sembra appartenere più ai manuali di storia che alla vita quotidiana, riflettere sulla coscienza di classe può apparire anacronistico. Eppure, dietro questa espressione si nasconde una forma di percezione collettiva che parla direttamente alla nostra esperienza contemporanea: la solitudine competitiva, la frammentazione sociale, l’incapacità di immaginare alternative. Tornare a Marx ed Engels, ma anche a voci letterarie come Meridel Le Sueur, significa riscoprire un modo diverso di guardare alle relazioni umane: non come incontri tra individui isolati, ma come momenti di un unico respiro comune. La coscienza di classe, prima che teoria politica, è una sensibilità: un sentire condiviso che permette di riconoscersi, comprendere e agire insieme. Coscienza di classe: riconoscersi, comprendere, agire Se ci poniamo la domanda “Cos’è la coscienza di classe?” , possiamo partire da ciò che Marx ed Engels scrivono in Ideologia tedesca : la lingu...